Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962

Vi era un'altra specie di disertori: quelli che mal sopport.avauo la disciplina delle Brigate eomunislc, goffa cd a volte sanguinaria. Questi di– sertori, in gran parte, si limilanno a cambiare di Brigata. Se si traltava cli libertari, la diserzione consiste,•a nell'arruolarsi nelle Brig3te confederali. Le difficoltà non erano sopportate con lo stesso spirito di sacrificio dei primi mesi cli guerra. Nei primi tempi la lotta aveva un carattere 1>uro e .romantico. La burocrazia militare non era ancora appursa. Non si vedevano ancora le fiammanti uniformi degli eserciti delle retrovie: polizia d'assalto e carabineros 1 • La nuova casta militare stna per ereditare lulli i diletti del vecchio esercito. Il conccllo della tlisciplina superava i limiti del grot– tesco 2 • Le scuole di guerra, per la preparazione e la formazione dei comandi, così come le scuole per i commissari, erano monopolio del Partito Co– munista. La popoluiooe civile soffriva la lame e le sue condizioni miserrime demoralizzavano profondamente i combattenti. Sopratuuo se si pensa che nelle cit1à esistevano alcune famiglie privilegiate ap1>artcnen1i alla nuova casta: quella dei militari e dei nuo,•i capi politici e sindacali. I /ueros delle collettività erano continuamc,.tte attaccati con qualsiasi pretesto. Se si trattava di re<1uisire mezzi di trasporlo, per i rifornimenti nelle relro,•ie e del fronte, i primi autocarri erano <1uelli delle eolle1tivi1à operaie. l prodotti agricoli, delle Collettività rimas1e senza mezzi di tra– sporto, marcivano nei depositi. Ciò aggravava la caren7.a di alimenti tra Ja popolazione civile. Come conseguenza cli tale situazione, si verificò uno sfrenato accaparramento ed una speculazione conosciuta sotto il nome di estroperlismo. Una delle cause della demoraJi7,,;aziooe tra i combattenti era quella del 1>roscli1ismo politico realiz7.ato nell'esercito. Furono emanate ripetute ordinanze e decreti per porre fine allo sconcio, ma le misure adottate si ri,,elarono inefficaci. Di,•crse opera7.ioni militari concepite con mire politiche dellcro risul– tati catastrofici. I combat1euti anarchici temevano di essere utilizzati come carne da cannone. L'allarme era giustificato dal fallo che li si ap1>artava, deliberatamente, dai Corpi e dalle Divisioni di cui facevano parte. La 25• Dh•isioue era stata incorporata nelle formazioni operative sul fronte di 1 Negrin 1,·eva un suo esercito personale, i carubiriera,. definito dal popolo i ceritomila figli di l\'cr,ri,i, l Durnnlc la bnllaglia di l..evantc (est:alc 1938), in 5egui10 ad un precipitoso ripiega• mcnlo, furono abbnndonati alcuni J>ez:r:i di artiglieria. li capo militare responsabile, scnu oe<:erlani della 1i1unzioue, ordinò 111d alcuni aoldali di torruuc indiclro e dislruggere i pezzi abb11ndonnti. I soldati, ncll'e5eguirc gli ordini, 1i occorsero che il nemico non avonuva cd im·ece di di.slroggcrc i cannoni li portarono sulle nuo,·e lince. Erano stali .s11h·o1i i pezzi, ma non crono ■lati oÙcmpcrnli gli ordini. Il capo, che a,·e,·11 commCS!Ol'errore di non 4aper valutare la liiluazionc del nemico, pretendeva di far fucilare i soldati lauto beo <lolati di 1pirito di ioi2ia1iva, ma ignoranti detli assurdi della disc.i11lnamilitare. 577

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