Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962

mesi, In redaxione di un piaoo di tulli i lavori da eseguil!i, due anni dopo il e Piano ltegola1ore • 1i prue111a,·a come un me:uo i.borio, data lo sua rela1i,,j1à e la 1111111can1:n Ji 1>reci !Cindica:r.ioni tecniche sulla gravilà ile) <liMC.storegionale e sui rimedi d11met• 1cre in nllo, Ln solta CO!fi che si sia fatta con cu rtl è la riparfr1.io11e dei 173 miliardi e1Teuivu- 111ente di!J>Onibili; ma :i.Imeno 30 miliardi -ano Je51inali a scopi non previ!ti nè dalla legge, ne dal Piano ( quasi 3 miliardi t>er ~lutli e ricercl1e-.2 miliardi e mez:i:o IM'!ras- 1i1lenz111ecnica e profes!.ionale, IO miliardi 1>erl'istruzione r,rofCMionale, 17 miliardi J>er il 1,otcn.iia111entodelle infrastrutture: 1tradc, ae(1ucdot1i, elettricità) ed altri 45 pa!!ano 111111 \·alori:unionc ngricoln, 11e<:e!~rin cerio pcrchè •· il problema della Calnbri:i non può ri10lveNJi sohanto con In difCM del 1uolo, ma anche con un:i. ,·aloriu.a:tione economica •• ma piutt08IO iocerta sc, oome !i farà, 13 dei 45 miliardi andranno ai 1>riva1i, cioè ai e:r■mli proprietari. Ne.l dodicennio che va dal 1955 al 1967 lo Stato avrà inca!!alO, oon l'imJ>Olla 1traor• ilinaria, 500 111iliardi, cioè 300 di più di quelli meni, C<lll m11giiore o minore chia• retin, in bil:incio a profitto del111 regione calabrese. Cin(111eanni tono anoora pauati, mn • il fu1uro non è ancora incomincialo•· Si parla anzi, con sempre maggiore frequenza, di. &ec!lierc fra i bacini eaJabl'C!i quc.lli che sono • lecnicnmcntc efficie11ti• abbandonan– do gli altri • al naturale e,·oh·ersi dei feno– meni •· Per e,·itare quello che con cini.ilmo e pcMimismo patologioo è ,iato llefìni10 uu • cimitero di ope-re pubbliche•• 1i è dunque pronti - prima ancora di avere lcntato– lullo il possibile e per le aolitc ragioni di bilancio, di un bilancio che 111reca però dei miliardi all'anno 1JCr cose meno umane - a portare la morie nei focolari e 11elcuore di numerose famiglie lle!linnte all'c\·acua• zione ed ai baraeca111en1i « J)l"O\'l'isori•· Cli autori dclfa legg1i 1955 prevede,·ano quc!la ver11e propria diset?,ione Jin1mti ad un compito sociale dei 11iù im1>0rtan1i,quan• do scrh·evano: • Qualora 11011 sia prevedibile che, con la si11e111azio11e dt.i torrenti e dei terreni viciniori agli abitanti, 11011ri.sulliuo a.ssicuratc condizioni di stabilità e di vita economica sufficienti ai biiOgni delJe pop<, lozioni. sarà dispo.!IO lo spostamenlo totale o pat? ,ia.le degli abitali•? E pertnnto il Piano 11~!0 pnrln (li appena il 2,35% della su1>erficie che è in franA e di un 20% che, pur e!!cndo dcgrnd1110,può 1>e.ròmantenere il 1110 recltli10; cifre dun– que che non gius1ificano 11fTa110 questo Jlanieo dei responsabili pubblici, il quale non C altro che lradimenlo ,·eno la rina'4:ila, me– ritata da laote mi1erie e da tanti dolori, della regione calabttM. Una rio35Cila cl1e è benintc,o legala a11<'he ad una ,·era 1>0litica di 1vil11ppo agricolo ( meccanizzazione, clettrificn:tione, irrigazione) che sfoci in un'mn1>i11riforma agraria coopc– ru1i\'i§1ica, all'i11du~1rinlizznzio11e possibil>!, allo srrullamento delle rilOl'IC minerarie fa. seiale in letargo d1Jimo1101>0li, all'incrcmc1:110 dei mcui e llelle vie di comunicuionc, ci~ in defini1il·a alla lolla ondla e decisa con– tro la disoccupazione, l'ignoranza e la lame. Cuuo10 CANT1N1 (La Bibliografio dello studio che precede trovcui a pag. 575). 572

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