Volontà - anno XV- n.7 - luglio 1962

urie di comizi con il fine di propagandare la buona novella nelle zone principali. L'A.J.A., alla cui presidenza sedeva un libertario, si rivolse immediatamente al Comité Regional de las Juventudes Libcrtarias della Catalogna, sollecitando la realizzazione di una di queste manifestazioni. La risposta fu negativa. Non csistend'o in Catologna una succursale dell'A.J.A. non vi era modo di applicare l'accordo. L'intervento del Comi– tato Pcnimulare della F.I.J .L. non ottenne risultato migliore. Anche i Co• mitati superiori della C.N.T. e della F.A.I. si trovarono dinanzi alla ferma volontà dei giovani catalani. ,Infine, decisero di passare al di sopra di questa volontà. La manifestazione {u annunciata direttamente nella rubrica giovanile di Solidaridad Obrera dal C.P. della F.I.J.L .. li Comitato Re– &ionalc della Gioventù Liberzaria replicò con un'altra nota, pubblicata su un ahro giornale, con la <1mtleavvertiva energicamnete che si realizzava l'attentato all'autonomia dell'organizzazione regionale, i giovani militanti avrebbero sabotato la celebrazione del comizio, ricorrendo anche alla vio• lenza. Di fronte ad una decisione tanto forma non si parlò pili di comizio. A partire dal 10 ottobre In GiovcratÌl Libertaria della Cntalogna celebrò un Congresso regionnlc straordi1rnrio. Con tale nssise si voleva mettere a fuoco l'orientamento scapigliato dei giovani in seguito alla diuarura del Comitato Regionale. All'ordine del giorno figuravano temi tanto significativi come: Discru– sione su informazioni inviate da un. grup/>0 di militanti contro il Comitato Regionale; La Gioventù Libertaria deve essere ancora una .1e:::.ion.e di cul– tura e 1>ropagandadella F.A.I.?; Posizione della Gioventù Libertaria della Catalogna rispetto all'A.J.A.; Nomina del nuovo Comitato Regionale. Per farsi una rapida idea dei risultati del congresso basterà dire che la gestione del Comitato Regionale fu approvata da una schiacciante maggio– ranza che impressionò lo stesso Comitato della F.T.J.L. cspressarucnte in– vitato a presenziare alle d·eliberazioni. I membri del Comitato Regionale fu– rono nella maggior parte rico11(ermati. Tanta dimostrazione di coesione nella difosa di uno dei principi pii1 cari, si ripetette alcuni anni dopo, durante la celebrazione del II Congresso della F.I.J.L. tenutosi a Valencin dal 6 al 13 febbraio 1938. Quella della Catalogna fu la rappresentanza pili numerosa ed al suo fianco formarono un blocco compatto le delegazioni di sette brigate di combattenti venute espressamente dal fronte aragonese. Le due tendenze, la centralista e l'auto– nomista, si scontrarono sin dal primo momento. Il Congresso dovette pro– nunciarsi su un punto particolare. Dove si parlava di subordinazione agli interessi su1>remi basati su crude realtà o di mantenere il principio di auto• nomia bnsato sul patto libero. Gli autonomisti furono vinti. Ma non si sot– tomisero. Persero alcune posizioai ma si mantennero fermi su uua linea clastica, senza cedere sui canoni fondamentali. JosÉ PEIRATS

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