Volontà - anno XV- n.6 - giugno 1962

Convertire la F.A.I. in una organizzazione di masH, un gran conte– nenie senza poler riparare il contenuto, in una specie di guida della C.N.T. nel « motore» favoloso per far muovere i sindacati, insomma: in un par– tito p0Ji1ico, ad immagine e somig]ianza di quello socialista rispetto alla U.G.T. così come abbozzato con la circolare del 15 ottobre 1936. Il passo decisivo fu compiuto dal Pleno Penin&ulare del luglio 1937. Nello stesso pieno della F.A.I. Curono fatte le seguenti dichiarazioni di principio: « senza rinunciare alle sue aspirazioni finaliste (la F.A.I.) •i propose di dare impulso a tutti gli organi popolari della rivoluzione ... »; e le tendenze nalurali dell'individuo e le esigenze della vita sociale con– ducono l'umanità verso una società libera, senza classi nè interessi che ostacolino il suo sviluppo ... ». La distinzione fra le aspirazioni finaliste e le esigenze immediate è meglio esJ)osta nel seguente paragrafo: « Con la creazione dei nuovi interessi collettivi le relazioni degli anar– chici con quanti li circondano sono modificate. Quello che abbiamo com– battuto 600 ad ieri è l'esplosione immane di uno stato di ingiustizia e di tirannia; nel nuovo stato di cose, invece, ci troviamo a fianco di isti– tuzioni nuove sorte durante Ja rivoluzione come espressioni del più profondo anelito del popolo. Propugniamo, senz'altro, la scomparsa dei residui borghesi che ancora sussistono e tendiamo a rinvigorire tutti quegli orga– nismi che contribuiscono al raggiungimento di queste finalità. Pertanto consideriamo che, di fronte alla nostra posizione inibizionista del passato, 8 ia dovere di tutti i libertari ad intervenire io tutte quelle istituzioni pub– bliche che possano servire a dare imJ>ulso al nuovo staio di cose». Non si capisce chiaramente che cosa la F.A.I. intendesse per istituzioni pubbliche, però è implicito quando si consideri che nel luglio 1937 tutte le istituzioni caddero nelle mani dello Stato. La definizione libertaria dello Stato ave,•a perduto la chiarezza del suo significato se comparala alle definizioni anteriori al 19 luglio. Il 15 set– tembre 1933 Tierra y Libertad, organo ufficiale della F.A.J. 1 aveva pro• clamato: u Tutti i governi sono deteslabili e la nostra missione è quella di distruggerli•· AHa 6ne del secolo scorso l'Alleanza della Democra;ia Socialista, madre degli anarchici spagnoli, assumeva la seguente posizione di frone allo Stato: u Nemica di tutti i dispotismi ( l'Allean:a) non rico– nosce alcuna forma di Stato ... ». In contrasto con simili affem1azioni categoriche, il Pieno PenirMulare del 1937 nel proclamare la sua avversione al go,•erno, alludeva soltanto alla (orma totalitaria di questi. D'altra parte rinunciava alla instaurazione integrale (totalitaria, secondo un'espressione alla moda) degli ideali Jiber– lari ... « la F.A.I. dichiara che la nostra rivoluzione non può essere l'cspres– t1io~e di alcun credo 101nlitario, ma l'esponente di tulli i settori popolari influenti nella ,,ita politica e sociale. Come anarchici siamo nemici delle dittature, siano esse di casta o di partito; siamo nemici della fonna tota• lita~a di governo e crediamo che il senso Ji lungimiranza del nostro 1>opolo nrà il risultato dell'azione congiunta di tutti i settori che convergono 359

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