Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962

ma per formare il 1neclico cristiano. Si 1ratta cli costruire una 1>cr!:ioualit:'.l il cui uòcciolo fonclameutale siano le credenze cristiane e la pratica Co• sciente del Ca1tolicesimo; deve divenire un uomo, uomo maturo, cioè capace di disciplinare gli impulsi e gli istinti, anche generosi, del suo animo; deve divenire capace di imprimere alla propria attività una fisio• nomia ben caralteristica, quella del credente che ogni cosa ed ogni avve• nimento giudica e valuta dal punto di vista cristiano ... Occorre dunque,. 1>erchè questa personalità si sviluppi e si integri, un ambiente adatto, e per ambiente intendo un ambiente di uomini, nel caso nostro di professori ed' assistenti e di compagni di studio, che lo aiutino e lo guidino ucll'acqui• sire una somma cli nozioni scientifiche e tecniche, che egli può imparare altrove, ma il cui ac<1uisto in una Incolti, cattolica assume un carattere particolare ». Tutto è chiaro: quella del medico è uua professione dcliettta, di grande importanza sociale, e si capisce perchè la Chiesa ,,oglia preparare anche in Italia i suoi meclici, cioè 1>rofcssionisti ca1rnci ma pronli a clisc,'.pliriare gli impulsi e gli istinti, cmcl,e generos~, del loro animo; in altre parole, capaci di anteporre i1urn11zitu110 e soprattutto, e quindi, anche alla scienza, la morale cattolica. Perciò questa morale dev'essere studiata clai giovani ammessi alla fncohia di medicina dell'Uuivcrsitì1 Cattolica. Ed è evidente che non si tratta di una materia « facoltativa »: è uno studio fondamen• tale. Il solo che giustifid_ii l'isti'tuzionc della nuova Iacohì1. Lo ha ribadito monsignor Francesco Olgiati: « una facoltà di medicina <. di chirurgia cattolica è basata sul dogma» (L'llalia, 5 novembre 1961, pag. 3). La facoltà di medicina comincia i suoi corsi con allievi del primo anno: di anno in anno, verrù aggiunto un nuovo corso, di modo che tutti gli studeutj giungcrnnuo alla laurea dopo aver percorso l'intero curriculum. di smdi presso questa facoltà. Ha dichiarato Francesco Vito, il rettore, che ciò è stato fatto per consentire « il formarsi di uu ambiente omogeneo, a intensa carica spirj. tnale cd umana». (L'Italia, nmncro e pagina citati). Quando, fra cinque anni, U\•rà tutti i suoi corsi funzionanti, la facolt:, clisporr:1 di 21 istituti e di 11 cliniche. Ogni istituto avrì1 locali per la ricerca scientifica e per le esercitazioni pratiche, nonchè strumenti modernissimi. La « Cattolica » ha avuto <Juiudi i suoi prirui studenti in medicina, nella Iacoltia sorta nella Città Etema. per volontà di tre pontefici: !>io XI fu il primo a ,,olcre che sorgesse a Roma; Pio Xli ne conformò la sede; Giovanni XXJ[I l'ha benedetta. Solo per eostniire la m10,•a facoltà occorrouo c1ua11romiliardi di lire, ma il danaro non mancia. Del resto, il bilancio annuale della Ca11olica & di ottocento mi.lioni di lire. Uua delle fonti di finanziamento è la .Giornata universitaria, che fu approvata e benedetta da Pio XI, al quale ne presentò personalmente il piano la tanto benemerita « Cassiera » della Cattolica, quella signorina Armida Barelli che fu, finchè visse, auivissima collabo. ratrice di Gemelli. La prima giomata si svolse 1'11 marzo 1923 e fruttò 1.045.358 lire e 93 centesimi. Il danaro fu raccolto in tulle le chiese d'Italia. La giomata. [u definita un (C miracolo del Sacro Cuore», e questo miracolo, 98

RkJQdWJsaXNoZXIy