Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962

sezza degli integnnme111i che vi si da1tno 1 sia per la mancanza di laboratori e di musei ... :,,, Nau[ragava cosi, ricorda amaramente mons. Olgiati, il primo tentativo concreto di un ateneo cattolico in Italia, che aveva raccolto circa 180 studenti. • Per mezzo secolo <1uesto tentativo non Iu piii ripreso. I cattolici e la Chiesa, però, non rimmciurono ,all'università, ma si misero al lavoro per potcrln un giorno istituire. Evidentemente, il tentativo di palazzo Altemps ern follito anche per In (retta e l'impreparazione, 1>er In sua improvvisa. zione. Bisognnva aver pazienza, 1-ttper aspettare, senza perdere tempo, tUl• 1a"in, ma utilizzando questo tempo 1>ercreare le condizioni indis1)ensnbiJi all'apertura dell'università. Fallito il tentativo romano, i cattolici inizia– rono quindi c1ucl lento mn capillare lavoro di preparazione, che dette i suoi frutti a Milano una cinquuntina d'anni dopo. CominciRrouo a istituire aocictà, leghe, unioni promotrici di iniziative culturali. La Lega per l'insegname,ito cotlolico in Italia, uno di questi istituti, aveva lo scopo di diffoudcre, disse Pio IX, ia verità « là dove n qualsiasi errore è concessa licenza sconfinnta di impen,ersnre inq>Unemcnte e di corrompere il popolo)), la l,cga doveva combattere soprauuno l' « agno• slicismo » dello Stato in rnalerin di religione, la sua « mcschi.ua e ipocrita nentnilitìl ». Dovc\'a lottare contro la cultura ,< materialistica », raziona. listica, atea » della scuola su11nlc, imponendo il princi1lio - che Leone Xlll proclamò poi nell'enciclica « Libenas » - per cui « l'insegnamento deve nverc per oggcllo sohnnto la \'Crità e non può divenire strumento di errore e di corruzione ». La verità, naturalmente, è quella cattolica. L'obbiettivo era chiaro. Contnrdo Ferrini - il professore dell'univer• 3-iti, di Pa,,ia che costrinse il rettore a ricordargli il dovere di non avvilire più il decoro dell'universit:, portando il cero .:i.I seguito della processione - denuncia con amarezza e con sdegno: « L'insegnamento univcrsilnrio del giorno d'oggi ci \'Onebbc dare, e in parte ci ha dato, una gioventù fondata ad immagine e somiglianzn dello Stato ateo. Si potrebbe cambiare il ti1olo di Univcr1;;itasstudiorum. in quello di Universitas iniquitutum. ». E il conte Della Torre, dal 1,ulpito dell'Osservatore Romano, di rincalzo proclama che « la separazione della coscienza religiosa dalla coscienza politica nello ste!!so uomo è un'assurdità». In sostnnza, i. catlolici non (anuo che bauersi per In liberti,, per Lu loro liber1ì,. PronLissimi, natnrnlmente, a negare la liberti, agli nitri tJuando il potere è nelle loro mani. Se fossero padroni dello Stato, non 1>arlcrebbcro più di libcrtì1, ma di l'erità, della loro 1,,-crÌlà; e nel suo nome c·alpestercbbcro tranquillamente il diritto altrui alla libertà. È una storia antica di secoli, di duemila anni. Quattordici anni dopo l'is1ituzione della « Lega », nel 1889, viene costituita I'« Unione cattolica per.gli studi sociali in Jrnlia », che ha il (·ompito di divulgare il progmmmn sociale <lclla Chiesa, i cui principi crnno s1111ienunciati nella /forum. Novarmn. Alla fine del secolo, nel '99, Giuseppe Toniolo fouda a Milano lo « Società cattolica di studi scienti. lici », che si propone anche di formare i quadri della !uturn università. Maturarono più tardi i tempi di padre Gemelli. Alla vigilia dclJa prima 77

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