Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962

XXJJI), il quale ritiene che il te: lai– cismo » sia uu residuo del libera– lismo ottocentesco, confoudendo e– videntemente il bolso a111iclcricali– smo con una visione terrena della Yita, delle islituzioni e della cultu– ra; specie, oggigiorno, iu cui - e siamo in materia ... religiosa! - il miracolo economi<·o !?onfla le ma– scelle e le pancie dei pochi e veri « laici » sostenitori dei Patti late• raneusi e {a dimenticare gli episo– di di s<:ostuma1ezza politica che vanno dalle interferenze elettorali– stiche al dominio esclusivo del sol• tobosco amministrativo. 1 essuu partito progressista oggi ricorda i propri principi e le pro– prie origini laiche, nessun partito progressista (e ci riferia1uo s1>ecinl– mente a quelli di provenienza marxistica) abbandonata la po– litica trasformistica di questi an– ni del dopoguerra, dice chiaramen– te ed apertamente che, se è poco influente la lolla alla religione con– dotta con metodo « illuministico », è però proficua la lotta alla religio– ne condotta su un piano strutturale ed educati,•o: unn lotta cioè che smnscheri senza infingimcnti e sen– za mezzi termini le collusioni delle organizzazioni ecclesiastiche e di quelle capitalistiche, che sappia di– stinguere i problemi della rcligiosi– ti, dai problemi 1>olitici, che diffon– da tma visione laica in coutrasu con la visione religiosa della vita, la quale ultima, per essere gerarchi– ca e dogmatica, deve conseguente• mente essere antisociale, reaziona– ria, retriva. I paternalismi cd i tatticismi la. sciamoli alla Chiesa, non agli no– mini che questo nome sanno di me– ritaro: il socialismo non può es– sere paternalistico e tentennante in materia di religione. a pena di n·– stare soffocato. G. Rose Nota sulla finanza vaticana ed il fascismo Le prime coucessioni I ~/~o~~:~~::;ela 1 ::a 2 'o~~:t:o~n~t1;; obrogò la lesse sulla nomitlativitù dei ti• toli, Con quedo il c.apo Jouisto avevo ,u bilo occolto una delle prir1cipali rid1ie,te avori:ote, oltre che dolio borghe,fo. ancl1e dol JI atictmo. Meno Ji un mese dopo, però, egli re~. •i clericali, un ~rcii:io ancora nrnggioN". Il Banco di Roma, riel corso delfo prima guerrt1 aveva subito notevoli 1,crditc. li 110, lume tielle sue opero:io,1i ert1 molto au– merituto ,. gru11dep(lrte dei titoli e degli effetti cl1epossede110erano di difficile. rea– li:zo, tonto da euere 1ul punto di dover quasi ces1are i pagamenti. M11.uoli11i non 72 t>bbeJcr11p1Jli a correre i,1 Juo t1iuto, ricor– rendo allt1 firum:a pubblico. Egli autori~ zò la Banco d'lralia od accettare dal IJan• co di Roma uno slrulcio delle partite me• 110 lù111ide e versore allo ,teno Barico di Roma il contro-valore di Ure, Quelle pal"· lite me,10 liquide erano coJÌ composte: 1 • Por1afoglio Titoli e p11rtrrip. Riporli Crrdi1i L. 589.787.816 • 463.843.616 i; 4.016.000 I) 938,681.25! Totale L. 1.996.328.684 1 UMflERTo 8,WA, I quuuro moniori i– Jtituti italiani di credito, Edi:. Yallugani,

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