Volontà - anno XV- n.1 - gennaio 1962

C!-:-c ~tl':--c dc-i mezzi d·u~un~lianza. Gli uomini vivranno in .:-ot:ictà non in for,rn d<'I potere suprC'IIIO. bensì in forza del contratto liberamente t·ondu--o. Si•,·ondo Proudhou 1 anche la pro– prietì, va refi.pinta. La proprielit è un [u1·10, i_, la spoliazione del debole da 1 uart<' dC'I forte, è il _sui(·idio ?el– lu so<"i<'IÒ.Come è da 1ntenders1 la pro1,rie1:1'! A <1uesto punto, l'Eltz• barlwr c-n1nina le di,crse in1erpre· tuzioni prouclhclllniauc. rilevando: 11<'1 18lO Proudhon propose che In proprielit fosse rimpiazzata dal po:,i-:c:,,,:-0 individuale; - nel 18-11 cli("hiuri, d1C' i111cndeva per propriclit l!li ah11:,,i cli es:,a e propose la crca– zion(' cli 1111 sistema immediatumen- 1(· applin1hilc. nel quale potC!l'=-cro lrOHU' posto il diritto di vendita e di ..,.ambio, l'eredità in linea dirct- 1a t' , oll.:,tcralc; - nel 1846 ~osten• Il(' t·lu· la proprietà trasformata, uu ~iorno poteva essere un'idea po~iti– va, eomplNa, sociale e v('ra; - nel 18-18 dichiarò <·he la proprictò, (1uu11to al suo pri1ll'i l}io, c-he è la personnli1i1 umana, non deve mai l}Cl'irc: biso~rn che resti DC'Icuo– re dell'uomo come !--timolo perenne cli lnvoro, come antagonista la cui mnnc-anza farebbe cadere il lavoro nell'inerzia e nella morte; - nel )858 precisò the non aveva mai propugnalo la distribuzione dcll11 proprieti1, ben"-Ì un equilibrio, cioè In Giustizio. Ln rorza che combina in modo gcneo è il lavoro; Ì' il lavoro sol 4 tanto che produce tutti gli elc-menti della ric('heua. Op;ni prollotto è dnnc1ue un :,egno rapprc-<'ntati,o del lavoro e (1uesto proclot10 può esse– re scambiato t·on un altro prodotto. Se pertanto il sarto t0n'-_uma, ~n .un~ giornata, clie('i !òi:.alnri giornalieri cli un 1cssitore, è come se il tessitore dona~sc dicci giorni della sua vita per un ~olo ~iorno cli , iw del s<ff• 10: questa incguaglinnzn 1 questa ini– quit~1 ne~li !:-("ambi i· la piì:1 potente causa di mi:;crin. O~ni t:rrorc nella giustizia commutativa è un ~acrificio del lavoratore, mrn lral'fo"-ione di sangue da un uomo nd corpo di un altro uomo. Soltanto la ll'('Ìpl'OC°iti, può rar sì che cin:;t •u.no goda del prodou0i del suo lavoro: e tiò bCCOll(lO il prin. cipio mutualistico. L'unico mezzo pC'r ollcuere dei mutamenti all'attuale 1'istcma sociale è quello di convincere gli uomini di quanto la Giustizia acl c1-... i chic• <le. Quando ~li uomini saranno con• vinti che è la Git .... 1iziu t.·hc prcten· cle qne!iìlo mutam<·nlo, il dispotismo cadrà per la "ua intrius<'<'a inutilità. La Rivoluzione è il diritto, l'equi 4 li brio delle forze, l'c-guaglianza: non ha tonquislc da in,.,eguire, nè nazioni da u..;.,enire, mm ha !ron• ticre da diif'ndcr<' uè for1ezze da abbattere, non ha armute da nutri. re nè glorie da raceo~liere. La Ri– voluziom· hu per alleati quanti sof4 frono la oppressione e lo slrutta 4 menlo: c.:heci-sa uppaia sull'or.izzon. te e l'universo gli l<'ndcrà le brac<'ia. l'Cl'IO tutli gli clementi della rie• (conti,urn) ,·hN'la. d1e fo di essa un tutte, omo• G. RosE 16

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