Volontà - anno XIV- n.11 - novembre 1961

giovani, poi condannati in quallro (( processi di massa ,,. Questa drammatica reahà sociale è staia sfrullata finora solo <lai pro– pagandisti dei due sistemi - il ca– pitalista ed il comunista - 1>errie– sumare le solite, logore polemiche. Vari giornalisti occidentali non han– no sapulo [ar cli meglio che riforire gongolanli le gravi ammissioni pub– blicale di tanto in tanto dalla stam– pa dell'orbita so,•ie1ica e scorgere ne– gli episodi in <Juestione la « prova lampante » dell'odio che i giovani nutrirebbero per il comunismo (pec– calo che gli analoghi c1>isodi nostra– ni non sembrino costituire per que• sii sbrigativi polemisti una prova al– trettanto lampante del1'odio della no– stra gioventù 1>er il sistema capitali– sta). I portavoce dei regimi comuni– sti, per parte loro, hanno preterito di solito rispolverare i vecchi luoghi comuni della guerra fredda rove– sciando la responsabilità di queste mani(estazioni antisociali sulla « in– fluenza ne[asla e corruttrice deJla ve– lenosa 1>ropaganda occidenlale ». I teppisti -- scriveva il 26 ottobre '57 /11 foda Frontn di Praga con grottesca sicumera - sono i docili servitori dei nostri nemici giurati: i propagan. disti di Radio Europa Libera 1), Personalmente, credo invece che la crescente diffusione d'un tipo so– stanzialmeutc analogo di delinquen– za minorile nei paesi occidentali ccl in quelli comunisti sia un fatto di es1remo interesse sociologico che do– vrebbe essere sottrailo alle dispute da « guerra fredda 1) ed esaminato con coraggiosa obiellività in quanto può portare un con1ribu10 chiarifi– catore alla imbrogliatissima ed an– nosa discussione in atto da vari de– cenni tra psicologi, sociologi, educa- tori cd esponenti del mondo politico e culturale circa le cause dctcnni– nanli della delinquenza giovanile nella societi1 contem1>oranea. In particolare, un esame sereno dei falli può aiutare la sinistra u liberarsi da alcuni funesti pregiudizi critici che le derivano dalla tenden– za pancconomicista, tipica di un cer– to marxismo volgare purtroppo alli– gnato ai vertici, a riportare tutto sempre e solo alla strutlura economi– ca della i,oeictà. Questa tend'enza s'è riflessa con deprimente 1>iattezzanon sohauto nelle formule propagandi– stiche, già accennate, dei regimi co– munisti, ma anche nella diagnosi che, della delinquenza giovanile, hanno dato in Occidente valenti studiosi di sinistra, spesso anche estranei od ostili al comunismo ufficiale. Inchie– ste, studi, dibattiti e convegni ( com– presi quelli promossi in Italia, lo scorso anno, dal Partito Socialista e dalla UDI) hanno tenacemente cer• eato le cause essenziali della de1in– quenza giO\'anile nelle strutture eco– nomiche capitalistiche e in alcuni suoi tipici prodotti socioculturali: la disoccupazione giovanile, la << stam– pa gialla », l'erotismo o55cssivo della pubblicità e degli spettacoli, il cine– ma esaltatore della violenza, del sa– dismo e della sopraffazione, i « fu. metti ,i e l'altra letteratura popolare con le loro figure di t< bulli » e di (< maliarde >) 1 l'incsislenza o C[uasi di organizzazioni giovanili che stimoli– no nei giowrni l'idealismo sportivo, politico e sociale, nonchè natural– mente, la di,•isione in classi della so– cietà, l'egemonia tenula dai preten– ziosi e artificiosi modelli morali e sociali borghesi e la ,e reazione pro– testataria » ( magari anche in forme violente) di molti cle:nenti proletari 615

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