Volontà - anno XIV- n.11 - novembre 1961

e sottoproletari contro quei modelli irraggiungibili, insoddisfacenti e pro– vocatOri. l\la se esaminiamo queste presunte <( cause determinanti » parlitamcntc e nel loro complesso, balza subito agli occhi come non una sola di esse sia reperibile nelle società dell'Eu– ropa Orientale. La disoccupRzionc giovanile è sempre stata, nei regimi comunisti, un fenomeno talmente circoscritto e sporadico da potersi considerare del lutto trascurabile. È vero che negli anni staliniani il rc– clutamenlo in massa dei giovani nel– le brigale di lavoro e poi nelle a– ~iencle non fece che nascondere for– me economicamente sterili d'occupa– zione e si risolse in fenomeni massic– ci, di sottoccupazione, ma è anche vero che, impegnati che fossero in lavori di sterro sul lipo dei nostri famigerati « lavori a regia » o in at– tività aziendali sottoprodutlive, i giovani non erano neanche in que– gli anni liberi di gironzolare per giornate intere neJJa strada e non si trovavano quindi nell'ambiente nè nc11o stato d'animo considerali « ca, talizzatori >1 dell'atteggiamento de– linquenziale. Negli ultimi anni poi, il sempre piÌI sistematico « contiu– gentalllento >l dei giovani nelle varie scuole 1>rofossiona]i e la diffusione dell'apprendistato ( politecnismo) in ogni ordine e grado scolastico, han– no notevolmente riclollo la stessa « disoccupazione invisibile » gio,,ani– le. Eppure, sono proprio questi gli anni in cui, stando alla stampa eu– ro-orientale, la dclim1uenza minorile ha avuto manifostazioni particolar• menle vistose ed estese. Quanto alla « stampa gialla » ai ((fomelli » di violenza e di av,•en– tura, alle suggestioni sadiche, aggres- 616 sive ed erotizzanti del cinema e del– la pubblicilà ed a tutto questo gene– re cli (< fatali lOssine » 1 denuneiate con Ilari "igore eia moralisti di sini– stra e di destra, è noto che esse sono talmente rare {ller non dire affatto assenti) nelle società comuniste che il ,•isitatore occideniale riceve spcs• so, giungendo in <1uei paesi, una im– pressione profonda, <1uasi « scioccan– te», d'austerità, di cas1igatez7.a, di perbenismo universali. Stampa gial– la, pubblicità o cinema sadico-erotiz– zante sono infatti considerate dalle gerarchie comuniste prodotti tipici della dccaclcnzn capitalista e l'appa– rato sintale ne impedisce tassativa. mente tanto l'insorgenza locale quan- 10 l'importazione dall'estero. Restano da esaminare ancora due, lra le (< cause 1nimarie >> della dc– linc1ucnza minorile di solito indica– te: I) l'inesistenza, in Occidente, cli un'adeguata rete di organizzazioni sporti,,e, cuhurali e politiche giova– nili ed il conseguente t< senso d'iso– lamento )) che affiiggerebbe moltis– simi giovani, spingendoli a trovare nella gang quella vita associata ir– realizzabile nella società; 2) la ge– rarchia di classe, l'egemonia dei cli– chés etico-sociali borghesi e il cro– nico <e senso d'inferiorilà » od alteg• giarncnto di protesta che si produr– rebbe nella gioventù (soprattulto proletaria), di fronte a <ruegli « idea– li » irrealizzabili o inaccettabili di vita. Che nei paesi comunisti scarscg• gino le organizzazioni sportive, cul– turali e 1>olitiche destinate alle gio– \'entÌI, nessuno, per quanto furibondo nella critica dislruttiya o zelante in quella costrulli\'a, ha mai osato a[– formarlo. Si potranno criticare, come s'è fatto o in altro modo, i criteri, i

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