Volontà - anno XIV- n.11 - novembre 1961

i turisti, come lo sono ora i templi pagani o i dclmen preistorici. Nonostante l'acuto senso psico)o. gico che indiscutibilmente fu pro• prio dell'infelice e solitario filosofo. poeta, siamo convinti. che peccò di ingenuità circa i suoi strali IPnciuti contro Lutero. Ormai si è altrettanto convinti che i tagli netti non sono possibili negli. eventi storici: il ,mo. vo ha sem1>re implicito qualcosa di vecchio; e d'altronde è 1>robabile che si tratti di una sorta di legge naturale. Lo stesso ed attuale comu• nismo ne ha già una significativa esperienza in fatto di totale srndicn• mento religioso; cioè l'impossibilitìt di ,wUificare con un taglio nello strati millenari di zavorre psichiche. La Chiesa avrebbe continuato a scia• lare lo stesso, o comunque - per opera di personalità pili oneste, e d'ultra parte aiutata dalla profonda debolezza umana - sarebbe giunta forse 1>iì1 possente anche nella no– stra epoca missilistica. Poichè, O· biellivameute 1 non si può cliscono• scere nel protrstantesimo una since• ri11"idi costume pili aperta e pili rnzionule. Certo in esso non viene abolita In sostanza del milo o di. strullo il principio d'autorità; mn indubbiamente fn ed è ancora unn espressione alquanto pilt sobria e meno teatrale ciel cauolicesimo. Questo tuttavia, pressato dal verti• gi.noso sviluppo degli eventi, natu• ml mente si è fatto pili guardingo, sin pure senza rallentare la sua inva. denzn: disposto ad essere pili libe• rc1le, o comunque offrire In possibi– litì, di dialoghi privi almeno di a– perta intolleranza. D'altro canto <'omprende che di fronte ad unn stu. pefocente evoluzione della scienza, ed inoltre pressato da u.nn moltitu- 654 dine di problemi sociali, certi atteg– giamenti me<lioe,,ali non sono più possibili. Gli scopi del cohcilio sono diver– si; ma il temu couduttore, nuzi so– stanzialmente dominante, è quello d'intravvedere una concreta possibi. li1à di una unione materiale (poi– chè, in ultima analisi, spiritualmen– te le religionj sono sempre d'accor• do) di tutte le varie Chiese cristia– ne 1 • Lu storia è indubbiamente la pili bella comm.eclia nella quale siamo attori e spettatori ad un tempo; e l'arte teatrale vera e propria in fon– do si riduce ad una debole parodia dei fatti storici e delle umane pas– sioni. In questo senso non è certo privo d'interesse - cioè come istrio· nismo storico - un simile sforzo della Chiesa, d'altronde già tentato in altre epoche, ma che ora si pre– senta ,,i1ale per ragioni che tra poco esporremo. Dalle prime relazioni e dai primi contatti sembra che non s'incontrino difficoltà insormontabili per una ta• le unione; ma non bisogna dimenti– care che in sìmili negoziati è inevi- 1nbile lo spirito e il metodo diplo– matico, cioè il tergiversare e l'appa– rente sinceri1à che copre uno strato di passioni, di convinzioni e di in- 1eressi ormai secolari; vale a dire che, riguardo allo spirito e al carat. rere d'elle dottrine in causa, in real- 1 E' naturnle che sono fuori causa, anche nello stesso pensiero dclfo Chiesa, le grandi ma5!e mmsulma11c e b1111diste,ove il catto– licesimo ha ormt1i ri1111nci11to a sperare !li quel terreno grandiosi e de6nilivi trionfi.

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