Volontà - anno XIV- n.11 - novembre 1961

gruppi della stessa professione o ufficio, per la resistenza al capitale, non devo1.10 i1.1ten•enire direttamente negli assunti che interessano i sinda– cati >J. « I politici professionali non possono rappresentare mai le organiz• zazioni operaie e queste non dtvono mai essere alloggiate ad alcun centro politico)). Nel Congresso Nazionale del 1919 fu adottata, senza discussioni, la seguente affermazione: <1 L'unione elci proletariato organizzato si deve for• mare su una base diretta rivoluzionaria, disdegnando i sistemi arcaici fin c1ui adottati». Il Congresso Nazionale del 1931 è pit1 categorico contro le influenze politiche nel movimento operaio. Uno dei delegati (Juan Peirò) si espresse nel modo seguente durante il suo intervento: « È principio sta– bilito nell'interno della Confederazione che tutti gli appartenenti a 1>artiti politici che abbiano intenzione cli rappresentaTli, non possono militare nella Confederazione nè, tanto meno, possono ricoprire cariche direttive o rappre– sentative (Congresso della Commedia ciel 1919); ciò fu s1abili10 anche nella Conferenza di Saragozza dei l 922. Allora si convenne che, anche se non fosse stato deputalo pro, 1 inciale o delle Cortes, il militante di un partito politico non poteva rico1>rirc cariche rappresentative nella Con(eclern– zionc )). li Congresso del 1931 ratificò l'accordo e stabilì Pcspulsione per i recalcitranti. Ogni qaalvolta si generavano dubbi eia parte dei compagni o dei sinda– cati, ,•i era semine una reazione lmnultuosa. Il Congresso del 1919 ri1>rovò duramente l'operato della organizzazione di Barcellona per avere ottem– peralo all'invito del sindaco a far parte cli una commissione mista di pa• droni e di lavoratori, sotto la presidenza e con l'arbitraggio della prima autoritì1 municipale. Nel Congresso del 1931 si chiese conto alle comu– nità, cd alle indi,•idualità, che avevano tenute relazioni cospirative con politici e militari durante la dittatura di Primo de Rivera. L'organizzazione della Catalogna destituì, dalla carica di segretario generale, Francisco Ascaso per avere dichiarata la cessazione dello sciopero del 6 ottobre 1934 dai microfoni di una radio ufficiale. Per la sua potenzialità e per la sua stabilizzazione popolare, la C.N.T. fu zelante contro la cupidigia degli elementi politici di sinistra che 1cnta– rono, a più riprese, inutilmente di conquistarla per le loro imprese eletto– rali. Lo zelo si com•crtì in ossessione. I politici non potendo realizzare i propri sogni specularono sulle parole e su certi atti, dando ad essi un significalo politico che, certamente, non avevano. Era l'esca per atlrarre gli incauti. La Conferenza di Saragozza del 1922 stabili che « per la ragione che ci chiamiamo antipolitici, la Confederazione uon deve inibirsi di alcuno dei problemi che si creano nella vita nHzionalc ... l'interpretazione data alla politica è arbitraria, giacchè essa non può spiegarsi solamente nel senso di arte di governare i popoli ». Bastò quest'affermazione per far lanciare la stampa borghese in una 632

RkJQdWJsaXNoZXIy