Volontà - anno XIV- n.11 - novembre 1961

spcran:r.c, aumentò lo scetticismo 1>olitico dei la\'oratori. i\lax Ncnlau così riassunse il fenomeno: « Il popolo fu burlato sia dopo che prima della rivoluzione. L'inizia1i, 1 a repubblicana venne meno. Ci si barcamenò Ira l"in– surrezione e le elezioni e si ebbe il trionfo della reazione. Gli operai non erano disposti a ca,•are le cuslagne dal fuoco per conto dei capi rcvubbli– cani e, così, sulutarono rluternaziouale come la vera espressione delle loro speranze e elci loro interessi >>. 2 Considerando il clima sociale della S1,agna. il messaggio dell'Interna– zionale era destinato ad avere larga risonanza. La frase pili espressi,•a del messaggio era: « L·e,,w11cipfl:ione <lei ltworatori dovrà essere opern dei l<worntori stessi». La 1)ar1e migliore del nucleo inlernazionalisl1t dava la seguente inteq>re1azionc: Si forma l'nllo di nascila del 1>role1ari1110mili– tanle che viene al mondo per sostituire quel terzo staio incapace di ope– rare il bene, ed opposto al progresso, e che secondo la storica frase ciel Sieyes dovrebbe essere tutto.~ Proudhon a,,e,·a già dello che « il prolelaric,lo veniva a raccogliere la bamliera <lei.progresso trascinata nel fa11go dal/e, borghesia ». La causa degli srru11a1i era servita, come subdolo pretesto, a lulli i mestatori politici. Gli sfruttali si proponevano, ora, di enurnci1>arsi con i propri mezzi senza percle.-e di ,·ista che la soppressione dello s[ruttamento dell'uomo sull'uomo non è sohanlo un allo di emancipazione di classe ma • la fusione di lulle le cfossi per il bene univers"le de/l'Umm1it,ì » (Anselmo Lorenzo). Lo slesso Anselmo Lo.-enzo si esprimeva in (1ues1i termini in uno dei primi a lii del nucleo inlcrnazionalisra: « Non pnrliamo di repubblica, come sembra che speriate, perchè vi sono giit molti che se ne occupuno con un'eloquenza superiore alla nostra e con l'entusiasmo proprio di quelli che lavorano per proprio conio ». Nel llrimo manifesto dello stesso nucleo (24 dicembre 1869) si può leggere la frase: Qui $Ìamo lutti lavoratori. Tutto si aspew, <lai lavortrlori. Se t1gite. compite il vostro dovere; se rimc,- 11e1eir1cliffcre11ti è preferibile il suichlio. Il nucleo internazionalista di Barcellona lavorava 1>arallelamcn1e a quello di .Mad.-id installato nel Cenlro Hevubblicano Federale. l suoi uomini ,·eninno dal movimento federalista, capeggiato dal grande politico, scrit– tore e lilosofo Pi y 1\'fargall, traduttore delle opere di Proudhon. 11 nucleo si era cosliluito nel maggio 1869 ed aveva diretti contatti con Bakunin. Alla line dello stesso anno gli anarchici di Barcellona ru1>pe.-o con Ja tradizione politica del Centro Repubblicano dove a,•evano la loro sede. I due nuclei percorsero strade parallele fino allo stabilirsi della corwergenu del giugno 1870 con la celebrazione, a Barcellona, del 1>rimo congresso dell'Internazionale spagnola. Il congre...-so assunse una 1>osizione netta di fronte alla 1>oli1ica: « La 1>arleci1>azione alla politica go,•ernalin della classe me<lia, da parte degli operni, non produrrit altri risl1lta1i che il eonsolidarnenlo delle cose esistenti, le <111alinecessariamente paralizzeranno 628 ! ~hx NF."Muu. Bak,min. la lnternndonnl y In Alian:o en Espmia. Buenos Aire!. 1925. ., Ax~1H,\I0 l.011t:xzo. El prolelnrio,lo niili111111e. Barcellona. 1923.

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