Volontà - anno XIV- n.10 - ottobre 1961

A N T o L o G I A Confessioni di un prete U N A Q u AL s u s I storia nuda e cn1da fra le !ante che ti potrei rac– conlare. La storia del mio Mauro. Mauro entrò a lavorare a 12 anni. Veramente il suo babbo voleva mandarlo all'a, 1 ,•iamento. Ma non potè pcrchè a quei giorni lavoravu in integrazione e la famiglia l'ha pe– sante. Così Mnuro andò subito a far cannelli e da quelli passò al telaio. L'anno dopo il bubbo restò disoccupato e il 1>esodella Camiglia passò sopra le spalle ciel ragazzo. ~a Mauro non fece smorfie a signorino: chiese due turni di dodici ore e li ollenne. A 13 anni 12 ore. Una settimana di notte e una di giorno. E a cottimo. 11 collimo è un lento, diabolico suicidio. Specialmente per un ragazzo. Con la smania di riportare alla mamma una busta sempre più bella, ci si consuma e non si pensa alla salute. Senza contare la 1en1a1.ione di cambiare la spola senza fermare. A rischio di lasciarci un dilo. E poi non era neanche un collimo decente. Ventollo lire i mille colpi. A un telaio che ne ballerà 80 il minuto quando va bene. Ma non ti me11ere a lare il conto, perchè ogni 4 giorni c'è il riannodare e son quattr'ore formi ( a 300 ]ire); c'è l'ungere ed è un qua rio d'ora ( per nulla), c'è i guasti ... Insomma, per farla breve li dirò soltanlo che per levarci la giornata ci ,,oleva l\<fauro. Le cose che ti ho dello sono già grosse, ma non so se sei capace di valutarne il peso. Te ne spiegherò, dunql1e, meglio tre o quattro delle più grosse: Lavorare a J 2 anni ,·uol dire rovinarsi la salute. Non andare a scuola. Sentirne d'ogni colore, lontano dal grembo dcJJa mamma, prima del tempo. Lavorare 12 ore a lumi vuol dire sottoporsi il doppio degli altri agli infortuni. Tornare a casa solo per buttarsi sul letto e levarsi solo per ripartire. Perdere anche In scnob. popolare, la messa una domenica 595

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