Volontà - anno XIV- n.10 - ottobre 1961

come se di comune accordo le due parti avesse,-o getta,to la ma.schera dt fronte ai popoli, di.chiararido altamente di anteporre il proprio prest-igio e i propri intcre.ssi di gruppo alla stessa conserr,·,i.zione della specie. Nel caos della disputa tuui i govemanti sembrarono trov,rre un punto di accordo: parlare di pace e preparare la guerra, sospingere la situazione verso il baratro, anzi proprio sull'orlo del bc1ratro per poter sfidare l'av• versario a dare il colpo di grazio. Fu chiaro ad 1m certo punto che il pericolo non era in que– sta o quella politic,, ma in tutta la politica di potere. Dov'è questa differenza di civiltà, qncsw antitesi di opposte concezioni, <1ua11do dal– l'est e dall'ovest si us<mo gli swssi termini e lo stesso cinismo? Chi può riconoscere la democrazia fra i rnntoli ,tcl vecchio colo11ialismo, del revanscismo tedesco e del gesuitismo? E dov'è il socialùuno qu,mdo lo stato che agisce in suo nome ci parla ancora di frontiere c di prest.igio, usa lo stesso linguaggio logoro degli stati capi.talisti e, peggio ,mcor(I., agit,1 le stes.,,;earmi? Lo stato sociali.~ta che rinuncia alla rivolu::.ione per rkorrerc alla bomba atomica, che rimmcia alla lotta di classe per ,Jifemlere le frontiere che dividono i popoli dimo• stra di non aver pii,, alcuna t.raccia di socialismo; e poichè è l'a::.io,w cl,e rivela l'essere, ude st.ato dimostra di essere retto .m.gli si.essi principi impe– rialisti cd i,wmani che accusn nei suoi avversari. E' certamente prevedibile una schiariUi nel cnpo orizzonte politie-0 e <111cstonon perchè i nostri governanti siano sensibili al richiamo della ragione, ma perclrè t.roppo forte è il richiamo degli affari J>ers1ticidarsi in tal momento. Disse Nehru che oggi la guerra s<1rebbe la pi,, grande stupiCU,ggine che si possa compiere con tu.tto quello che c'è da fa.re nel mondo; ed il fine uomo politico ben sapeva clic da quell'orecchio i circoli <lirige11tici avrebbero sentito. Presentare la guerra com.e ,leliuo contro l'umanità. li lascia infatti indifferenti, ne sorridono come di un'ingenuità infantile, ma presentarla come una Slltpidaggine può farli riflettere, perchè stupidaggine sarebbe danneggiare i propri interessi, uccidere la gallina dalle uova ,L'oro distmg– gc,ulo il mondo proprio quando esso dischiude ,illa loro forza espansiua nuovi ed immensi mercati. Cosa so,w queMe gravi controversie che miriac– ciano la pace? S0110 i gru.ppi dirigenti del mo,ulo che bisticciano dava11 t.i alla tavola. imbandita per occu,pare i posti migliori. La stessa questione di Berlino e della Germania non è che un pretesto, un motivo di copertura dei grossi interessi che sono in gioco. Se nessun passo falso farà precipitare questa periwlosa danza sopra l'abisso, i nostri governanti volteggeranno ancora verso la coesistenza ed il capitalismo mondiale tornerà concorde a svremere dal lavoro e dalla miseria dei popoli i suoi profitti e la sua pote,1::a. Ma se oggi i governanti hamw giocato alla guerre,, domani quando il brmchetto sarà consumato, quando cioè i mercati del mondo saranno sat.uri, 546

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