Volontà - anno XIV- n.10 - ottobre 1961

marzo le artiglierie comunisle spa– rarono senza sosta dalla costa sct– lenlrionale e da quella meridionale. Nella notte tra il 12 cd il 13 i co• munisti Q.ltaccarono dal sud, facendo nuovameule uso dei mantelli bian– chi e sacrificando molle centinaia di kursanti. Kronstadt lottò dispera– tamente, nonostante le molte notti insonni, la mancanza di cibo e cli uomini. Combatlè eroicamente con– tro attacchi simultanei da nord, da est e da sud, mentre le batterie di Kronstadt erano in grad·o di difen– dere la fortezza soltanto dal lato oc– cidentale. I marinai mancavano per– sino del rompighiaccio per impedi– re alle forze comuniste d'avvicinarsi. Il 16 marzo i bolscevichi portaro– no un auacco concentrato dai tre lati contemporaneamente, da sud, da est e da nord. << Il piano d'at– tacco )> spiegò più tardi Oibenko, ex-conuniss<1rio navale bolscevico ed in seguito dittatore della sconfitta Kronstadt, (< fu preparato nei mi– nimi dettagli secondo le direttive del comandante in ca1>0 Tubacevsky e degli ufficiali di campo dei corpi me– ridionali. Al cader delle tenebre, i. niziò l'attacco contro i Cor1i. I man– telli bianchi ed il coraggio dei lmrsanti resero impossibile avanza– re in colonna )). Il mattino elci 17 marzo 1rnrecchi Corti erano caduti. Auravcrso la par– te pili debole di Kronstadt. - le por– le di Pietrogrado - i bolscevichi irruppero nella ciu:1 e si gellarono al pii1 inaudito rnassacro. T comuni– sti risparmiati clai marinai ora li al– laccano proditoriamente alle spalle. Kuzmiu, commissario della flotta baltica e Vassilicv, presidente del Soviet di Kronstad1, liberati dalla prigione <lai comunisti prendono parie al corpo a corpo che si com- balle nelle strade con fratricido spargimento di sangue. La lotta di– sperata dei marinai e dei soldati di Kronsta<lt contro un numero sover– chiante di nemici continua sino a tarda notte. La città che per quindi– ci giorni non aveva levato la mano su di un solo comunista è ora ba– gnata del sangue degli uomini, del– le <loune e dei bambini di Kron• sladt. Dibenko, nominato commissario di Kronstadt, (u investito di poteri assoluti per « ripulire la città am- 1uutinata >). SeglÙ tw'orgia di veu– deua, con la Ccka che ste1·minò in– numeri persone nelle sue sparato– rie nottume fatte all'impazzala. Il 18 marzo il governo bolscevico cd il Partito Comunista di Russia commemorarono pubblicamente la Comune di Parigi del 1871 soffocata nel sangue dei lavoratori francesi da Gallifot e 'l'hiers. IeJlo stesso tempo celebrarono la << vittoria )) contro Kronstadt. Per molte settimane le prigioni di Kronstadt rigurgitarono di centinaia di prìgionieri. Ogni noue, per ordi– ne della Ceka, ne venivano prelevati a piccoli gruppi e scomparivano per non essere pili visti tra i vivi. Tra gli ultimi ad essere uccisi vi fu Pc– repelkin, membro del ComilaLo H_i– voluzionario Provvisorio di Krou– sLa<lL. · Le prigioni ed i campi di concen– !ramenlo nei gelati distre11i di Ar– cangelo e le prigioni s0Lterran9e (lei lonlano Turkestan portano lenta– mente a morte gli uomini di Kron– stadt che si erano levati contro la burocrazia bolscevica e che nel mar– zo del 1921 a,,evano fatto loro lo slo– ~an della rivoluzione dell'Ouobre 1917: << Tutto il 1>otere ai Soviet!)), ALEXANOER 8ERKi\lAN 577

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