Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961

RECENSIONI FURIOMONICELLI Il gesuita perfetto Longanesi C., Milano, 1960. Pagg. 186, l,. 900. Il libro del Monicelli, a me pare, sta tra la narrativa e la saggistica o, se più piace, i fotti sono narrali con lo stile e I'ia– tcresse del s.1ggis1a. E' unn prosa, la sua, in– solita cd estrrmcn alla narrativa del nostro niomcnto lellcrario di oggi non meno che di ieri. Robusta, lteSantc, chima, pregna d'intimi significati nvvince e nel co111cm110 !lanca nel suo ilcr d'indagine fredda e mo– notona. Qucsla <1ullli1àe 11ues10stacco dnlle 11bi1ucli11i lcl!crarie o noi note gli vengono riconosdulc anche da 'tlcmire Zolla (cfr. li. Mondo. 20 scllcmhrc), il quale cosi cnur,eia il suo pensiero: « Stile che non ha molti precedenti in Itolia: le confessioni di Serra mentre si getta 11el le,·iatano della guerra mondiale sono anch'esse schclciriche e a frasi auslcre, ma la bre,•ilà in lui è molto compiaciuta, e il D'Ano, anche lui assilleto <la problemi spiritunli confessionali, è tutto mnterinto di !Cgrete esperienze metriche, scrh·c n endecasillabi •· Tuttavia, io credo che sul piano ilei ne– ccssttrio so1tolinc11111cntodella no,·ità s1ili– s1ica ci sia da fare un nitro passo a,·anti coll'afl'ermarc che l\lonicelli col suo roman– zo-saggio sbarra deeisamc11tc il pa550 a quel– la letteratura, che il Croce chiamò « di effusione•• fnecndosi capintcsta della lette– ratura di «espressione•; di quella, ci0e, 536 che non si abbandona al termine, dettato dall'emozione, 111ad1e esso termine affida, per il suo reperimento, ad una concreta stra• tegia stilislica, che inquadra ed organizza le parole. Il libro unrrn del noviziato di Andrea, che abbraccia il non lungo arco di due an• ni, prima di entrare a fare parte delln Com• pagnia di Ccsì1. Chi fosse Au,lrea lo scrit• tore non <liNi, ma da qualche indizio è fn. cilc supporre che trattasi di uno di quei giovani ngiati, che sui e disgustati di uno l'ila di b11gordi, oonoseentlo soltanto quel ti• po di ,·ita, cercano scam1,o da essa, fug. gendo il loro mofldo e clic flclla loro esal• tata e prel!aricota fantasia au«me le più !ar8/ie c/ime,uioni del mo,ulo. Un caso, per– ciò, di crisi e di sfiducie, che sulla bilan• eia dell'interesse non pesa 1110110; e se ac– quista una risonanza larga, se suscita par• tecipnione o riprovazione, ciò è do,•uto u– nicamente al fotto che la vila del 110,·izio Andrea e 11uella dei macslri gesuiti si uni– fico110,!i sconlrano. E 11clla misura in cui l'una 1>erde tli calore e di colore, nella mi– sura in cui s'incorporo e di,•iene 11010gre• gaie, l'altra celebra i suoi fasti e i suoi trionfi, constala con 1n011trn050soddisfazio– ne l:i bontà del metodo. L'uistenza di Andrea in questi due anni conosce le s1ranczze (11111 Mronno, poi, tali?) e le rigiditì1 del regolomcrllo, subisce da principio in modo sentito e sofferto, di J)Oi i11 modo consentnnco il processo di Sl'UOta• mento morale ed intclleuuole e spirituale, !Cnza sbalzi o pensieri di ribellione, senza mai mettere i11 forse le abitudini c i me• todi dei reverendi J>adri. Un pensiero non pcrfc1ta111c11tc or1odosso insorlo, forse contro b sua !tc55a \'Oloutà, è lasciato a metà o subito tacitato; qualche considerazione ri– mane un fatto isolato o senza alcuna con– seguenza. A pro(>O!ilo degli c5ereizi spiri, tuali, durante i qtrnli si rimaneva per trenta giorni in condizioni di • ns.solu10 muli• s1110 li, egli 1>ensa: • ... che una società e i suoi seo))i si misura,•ano dalla sicurezza cl1'essi garanlh•ano nel s:ih·aguardare ciO che vi era di veramente umano nell'uomo. In questo, anche i gesuiti, come ogni ahra

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