Volontà - anno XIV- n.7 - luglio 1961

E se il progresso dell'umanità si compie. non è 1>erchè gli oppressori dh,cn1ino 111igliori 1 ma 1>erchè gli uo• mini n~imilano ogni giorno pii1 la ,era concezione della vi1a. Niente è pili commo,·enle di que– sto confronto e tentatÌ\'O per dare un sen:10 creatore a <1ue.,10confiitto in• teriore e per dare una certa ,•erità • ciò che è impoMibilc evitare. Per• chè Tolstoi sente 111110 ciò che è u• mano non in rapporlo a se steuo, ma socialmente, fraternamente, in una profonda coscienza della sua comunità con tutli e con ognuuo. Tolstoi non è conlro un <1unl. siasi go,•erno indcsidernbilc, mn con– tro il principio stesso del governo, chiunque sinno gli uomini che u in circoJSlnnzc fnvorc\'Oli si sono im– possessati del 1>oterc ». E siccome ogni potere è un 111111c, egli pensa clic « la vera libertà dell'individuo, non è rcalizznbilc che per mezzo dclln sop1>rcssio11cdi ogni uhbidie.11- za a tutte le autorità umnnc, qua– luru1ue !!Ìnno •· Kro1>otkin @lesso è !-Ul>erato da Tolstoi, 1,crchè <1uesto ultimo lancia l'analema non 8010 su tutla l'organizzazione sociale ma sul– la proprietà, sul danaro, sul diritto di J)Unire, sulla ch•illà intero. li 1uo indil'idualisrno non è per niente inferiore a qudlo di Stirncr. Ma allora <1ullle flagrante contrad– dizione: du uno purte Tolstoi ama l'uomo libero, colui che srugge al– l'intrup1Hune11to, che disobbedisce ai pastori e tuonllndo contro questi ultimi proclnnrn In legge della di. subbidicnza cht· in 1·cnltù non è uò 1 Ciornnliata 1>rol,nl,ilme11ted'origine ru~ u, che yriN~ au fogli a11archici frauctti su L. Tol.s1oi. piì1 nè meno che la ribellione. E d'al– tra parte, come lo nota lsncsta, 1 egli invita gli uomini a costruire un in– sieme ~ociale armonioso, con uu le– game d'amore, di cuore, morale. E nella spartizione delle terre egli 8i comporta esattamente nello stcuo modo dei proprietari foudiari co– scie.nziosi, senza [are niente di pili. Per Tolstoi la l'iolenza ril•oluzio– naria è tanlo diflìcile da risolvere <1uanto la questione sociale, e lo c1uc 0 stione sociale è precisamcnle In 80))• pressione di ogui l)rivilegio e di 1111- IC le autorità. Se lu violenza è se– ducente è pcrchè ci di&flCnsa dn uno sfono di riflessione, dal rngionarc, ma In violenzn 11011 può diminuire nè aumentnrc P aziouc spiriltrnlc. Ora, questa pro1rngnudn hn lliutlO• sto servito gli interessi dello Staio, canalizzaudo correriti rivoluzionurie molto più pericolose. Ogni volto che una dottriua predica l'astensione dal male, non 1mò suscitare nessuna preoccupazione in qualsiasi governo. Tutta In filosofia di Tolstoi ei rin.s• suine nella non resistenza nl male con il male. La s.nl\ ' ez.za non 1mò essere insegnata dn ucs.su1m voce e• stranea, !"integrazione sincera di !!'e stessi può solo dare la saggezza che conduce all'amore. Egli aspiran a ciò che a,·eva sognato con lllll0 la sua ,;aggezza, all'amore che non sarà pii1 la forma pili comune e pii1 f!C• duceutc della guerra; all'amor<· se– reno, "ero che portn 1·011 sè In j)llCC e che ne è il cardine. Tolstoi oppone, dmJ<111c,lu rci-i• stcnza individuale pn~sivn C'ome In sola forma penncssa alht resi1He1111;a rivoluzionaria attiva. Niente sii 1t1• rebbe ripugnato cli viù dello rivoli,.• •121

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