Volontà - anno XIV- n.7 - luglio 1961

~pese e di hworo, arrivando al punto di proporre la deci11rnzioJ1e delle loro ri81>e1tivepopolazioui al 1occo di un bottone. La guerra è la fun– zione dei governi, e vu da sè che gli anarchici, in comune con le altre frazioni della Sinistra, favoriscono tulle le attività contrarie alla guer– ra; ma non 1>ossonoconsiderare al• trimcnti che come illusioni le con– vocazioni di conferenze al ,,er1icc o le firme di petizioni. Le petizioni vanno ad un indirizzo sbagliato, giacchè dovrebbero essere ri,,olte ai popoli anzicchè ai governi. Noi dobbinmo suscitare un pub– blico disubbidiente su cui non si possn ciecamente contare, allargare ed approfondire gli impulsi che tro– vano la loro espressione nei tre ra– mi del movimento per il disarmo nu– cleare. La guerra non è effetto della bornbn-H; è, invece, la bomba-li effetto logico della politica di guer– rn, In quale, a sua volta, diventa possibile soltanto perchè i governi hanno In possibilità cli indurre i lo– ro sudditi, obbedienti a farln. Vi i,_ono tuttavia cause piìi profonde; non solo, cioè, il cozzo delle opposte ideologie o la divisione dei popoli in abbienti e non abbienti, ,,i so– no bensì anche il malcontento e le esasperazioni che ovviamente ren– dono la guerrn accettabile a milioni e milioni di persone. Ob'Di giorno si incontrano persone le quali ricor– d:mo l'ultima guerra non come si ri– corda un orrore, ma con un senso di nostalgia. Lo stato generale del– l'opinione sulle guerre minori, co- 398 mc quella di Suez o quella di Cipro, che sono cessate con la rapidi1i'i d'un lampo quando ciò è con"enuto ai go,•enrnnti, vi dice che lu guerra è tollerata 1>erchè ,,iene considerata 1ollerabilc. Toccn a uoi trovare il nervo imorpidito o fiacco della re– sponsabilitlt morale e sociale che sia 1mscet1ibile di rPndcrla iutollcr~bil"- La Persona e la Famiglia - La massa umana, osser,•ò argutamente Thoreau, conduce una viin tli pacata dispernzione. È questa la ragione per cui si tollern la guerra - come un'eccitante evasione dnlla consue– tudine insignificante? Eppure, chi' all'infoori di noi stessi, ha siabilito lo stato di cose ÌJ1 cui il la\'oro è S\'U0tato d'ogni significato e d'ogni scopo all'infuori di essere sorgente di reddito o indice di posizione, in cui il matrimonio e la famiglia sono una trappola, il 1>nssa1em1>0 un ten- 1ativo disperato cli uscire dalla noia? Guardiamo intorno ai risentimenti domestici, alle faccie 1risti che esco– no dagli srnbilimc.nti e dagli uffici, al tedio del percorso per rincasare nelle ore di calca, al consumo (rene• tico det1a10 da « persuasori nasco– sti ». Abbiamo urgcnie bisoguo di tro,,nre altri diversi modi di vivere che liberino l'individuo invece di imprigionarlo. Ed abbiamo bisogno di anarchici che esperimen1ino nuo– "i modi di vivere, che tentino nuo\·e affermazioni dei vnlori individuali, una maggiore dignitit ed una pili larga soddisfazione nella \'Ìta <Juoti– diana.

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