Volontà - anno XIV- n.6 - giugno 1961

posizione, non aderente alla linea governativa, e in ap~rto contrasto con l'altro sindacato magistrale maggioritario e cleriéalc (Sindacato Nazionale della Scuola Elementare), in un suo volantino ha esposto chiaramente i motivi dell'agitazione che sono di un duplice ordine: economico e giuridico. Nel disegno di legge predisposto dal govemo e ora in attesa di essere approvato dal Parlamento sono contemplate le seguenti tabelle retributive: L. 48.300 all'inizio della carriera; L. 56.900 dopo due anni di servizio: L. 65.400 dopo 12 anni di serviz(o; L. il.700 dopo 20 armi di sen'izio. cc Il governo ritiene - nota il menzionato volantino - col provvedi• mento presentato, di aver ridato serenità alla scuola: noi ci chiediamo, e lo chiediamo alla pubblica opinione, come possa un giovane maestro, che entra in carriera all'età media di 25 anni, dedicarsi serenamente al suo delicato compito, lontano dalla famiglia o recandosi giornalmente nelle lo• cali1à più impervie, con 48.000 lire al mese! ». Inollre, ed ecco l'altro motivo di agitnzioue. « mentre la scuola pub– blica statale agonizza, sotto il peso di paurose deficienze, per la carenza cronica di edifici e aule, soslilllite tulvolia da vecchie stalle, per la defi• cienzn di ogni forma di assistenza sociale e dei più elementari sussidi didat– tici, alla Camera è stata presentata de parlamentari democristiani, una proposta di legge, tendente a finanziare la scuola dell'obbligo, istituita e gestita da privati « a sgravio>, dello staio ... ». Il sottoscritto fa notare per inciso che nell'aula della scuola dove insegna, in una frazione del Comune di Roma, nei giorni di pioggia è impossibile tenere lezione per via della pioggia che da mille Cessure del soffitto goccia in tanti rigagnoli, con il costante pericolo che il soffitto crolli a causa delle numerose infiltrazioni d'ac<1ua; tale 1ris1e situazioue perdura da diversi anni senza che il Comune– di Ronrn si decida ad apportarvi le necessarie riparazioni. Inoltre, nou posso non accennare ad una circolare che il Provveditore agli Studi di Roma ha fatto diffondere allo scopo d'intimorire gl'insegnauti con minacce mirauti ad attentare alle libertà sindacali e al diritto di scio– pero, sancito dalla costituzione. In essa testualmente si dice: e< Nell'even– tualità ehe si proclamasse l'astensione dalle lezioni e dalle altività didattiche da parie del personale direttivo e insegnante aderente al Sindacato Nazio– nale Autonomo della Scuola Elementare, ritengo necessario avvertire gli interessati che il Superiore Miuis1ero non considera giustificata nè lecita tale iniziativa, e, che, di conseguenza lo scrivente dovrà applicare - in tal caso - le misure legali conseguenti alla astensione dalle attività did'attiche ». Come ognuno può constatare sembra di essere tornati indietro negli anni, quando scioperare era un delitto punito dalle leggi fascis1e. A che ser\'e dunque avere una costituzione con precise disposizioni, quando lo stesso governo, a mezzo di un sno nlinistrò, può impunemente scri\'ere simili circolari? L'esperantista libertario 353

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