Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961

è attribuito all'Italia ma il bacino della Drava - alfluente del Danu. bio - resta escluso. Il 2 giugno nep• J>Ureciò basta all'Italia che preten• de la porzione superiore del bacino della Drava contenente i villaggi di lnnichen ( 1641 abitanti), lnnich. 1bérg (191 ab.), Sexten (143tl ab.), Vicrschach ( 357 ab.) e ,vinnbach ( 284 ab.): tutti secolari comuni te– deschi ». Malgrado queste proteste gli Al• leati si associano alla fine ( e ,Vilson ammetterà in seguito di avere sba• gliato) alle rivendicazioni italiane ( 2 settembre), dichiarandosi soddisfatti delle promesse italiane « di adotta– re una generosa e liberale politica nei confronti dei nuovi soggetti di razza germanica, per quanto riguar– da la loro lingua, la loro cultura ed i loro interessi economici ». Il 10 settembre 1919 i] Trattato di Pace di San Germano ( Saint Ger– main en Laye) è firmato. La nuova frontiera, dando all'Ita– lia il Tirolo meridionale: dove si trova il castello di Tirolo, culla del– la storia tirolese poichè ha dato il suo nome a tutta una regione; dove è nalo e si è sacrificato l'eroe tiro– lese Andrea Hofer; da dove è par– tito il più grande meneslrello di lin– gua tedesca, Walter ,•on der Vogel– weide, che, nato a Bolzano, trionfò in tutte le corti tra Vienna e Parigi, ha spe~zato in tre parti distinte l'u– nità regionale; le comunicazioni tra il Tirolo occidentale e que11o orien– tale sono interrotte. La linea più di– retta lnnsbruck-Lienz passando in territorio italiano. Dal 1918 al 1922 Senza perdere tempo, non appena occuJ>ato l'Alto Adige ( 1918), il go- 178 verno italiano si era affrettalo a di. chiarare l'italiano lingua uC6ciale « accanto al tedèsco ». Un anno do– po l'ex Siidtirol viene aggregato alla pro\'iocia di Trento ad esclusione della Valle d'Am1>ezzo che fu incor– porata alla provincia di Belluno ( è solo nel 1927 che l'Alto Adige, ita– lianizzato, sarà costituito in provin– cia con Bolzano per eapoluogo). Nella seduta parlamentare del 9 agosto 1920 Filippo Turati propone - dopo il voto dell'ordine del gior– no socialista ( respinto) invocante il plebiscito nell'Alto Adige: lo stesso Turati ammette che la <1uasitotalità della popolazione sarebbe' contraria all'annessione forzata - due emen• <lamenti alla legge per l'approvazio– ne del trattato di pace, tendenti l'u– no alla separazione dell'Alto Adige e del Trentino in due distinte pro– vincie con diete rispetlive e l'allro alla nomina di una commissione per la fissazione della linea di confine fra le due provincie. Così si espresse il Turati in que-. sta occasione: « L'occupazione che noi mantenia– mo nell'Alto Adige e contro la qua– le io già presentai la commovente petizione cli 18 comuni reclamanti che l'Italia ... non facesse opera di sopraffazione e rispellasse la loro in– dipendenza, codesta occupazione di un paese straniero... è nel mio concetto un 'occupazione puramente prOv\'isoria e condizionata, un'occu– pazione di guerra a fini meramente strategici e momentanei ». La stessa Relazione della maggio– ranza che raccomanda l'approvazio– ne del Trattalo, parla di rispetto delle autonomie e deJle istituzioni

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