Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961

u(6ciali per renderci conto che le « Comuni • sin dalle origini, obhe• discono al principio comunitario che il popolo cinese possiede da millen– ni e alla necessità cara1terizzata dal– la struttura del terreno e dall'assen– za di macchine e di animali eia tiro. Se si fosse trattato di una inizia– tin governativa, come il partito CO• munista ha preteso di affermare a Peitaiho, !"efficienza dei primi tem– pi sarebbe stata molto inforiore co– me accadde nel 1953, <1uando si ten– tò di incu.uare le coopcra1i, 1 e nel si– stema della « compren1io11e dra– .stica ». Mao-Tsè-Tung, con esso, riportò un altro fallimento pili che con il dirigismo: « Con l'adozione di <1uella che (u denominata la comprensione drasti– ca nella pro, 1 incia di Cekiang, 15000 cooperative, comprenclenli quattro• centomila famiglie, si dissolsero d'un sol colpo. Ciò dclerminò un malcon– lento tra le masse e nei quadri. La politica di compre111ione drastica di tale portata, (u decisa in un momen– to di lerribile confusione. Non fu prudente, neppure, realizzare un piano simile senza il consenso del Comitato Centrale. Già dall'aprile 1955 il Comi lato Centrale decise di: « non comme1tere l'errore del 1953 di una dissoluzione delle coo1>erali• ,,e » ( The <111estiorio/ llt;ricultural cooperation). La marcia indietro di Wuchang. e quella di Lushan. e, so1>ra1utto, le mani(cstazioni di i\lao-Tsè-Tung che. nel discorso del febbraio 1957, di– chiarò dcfìnilivo e soddisfacente il coopcra1ivismo, pone in evideuza il parlamentare inglese R. H. S. Cross• man sostenendo che il regime rima– se sorpreso per la rapida diffusione 170 del movimento e perciò si affrettò ad intervenire per dare un senso di coe– renza a un 1>rocesso che si svilup– pan in modo disuguale. 1 Passarono tre mesi, da agoslo fino all'assemblea plenaria di Wuchang del mese di novembre, durante i qua– li. i contadini cinesi, ancora una vol– ta, cercarono di ignorare Pekino co– me nel 1>assato. Disgraziatamente lo stato comunista possiede armi di maggiore e[ficncia rispetto alle dina– stie di un tempo, e a partire dai pri– mi del 1959 l'iniziativa popolare fu soffocata per « rafforzare la direzio– ne del partito » come si esprimono i detlami di Wuchang. 11 risultato Cu che il partito as– sunse di nuo,•o la direzione, però Wuchang bollò la fine dell'ascesa co– munalis1a come è provato dal silen– zio che, da un tempo a questa par– te, ,•iene osscr,•ato in tutta la slam– pa cinese. Per questo il problema dell'agro cinese aucnde ancora una soluzione; soluzione che il parlilo comunisla ,•uole dellare da Tien An Men, ma che, non riuscirìt mai a vincere l'i– diosincrasia del contadino. li contadino, caratterizzato da una resistenza nascosta, dall'astuzia e dalrintelligem;a che Lin Yu Tang considera buone <1uali1àbasiche pro– prie del carattere cinese, nccellerà con sottomissione le direttive di Pe– kino, però i risultati dimoslreranno I' assenza d'entusiasmo derivnute dall'imposizione. Fu precisamente basandosi sulla produzione degli ultimi mesi del ] 958, (Juando le « Comuni » si pro• 1 • The ChineMi Communes •• Nr,o Sto– tumon, Londra, 10 lcbbraio 1959.

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