Volontà - anno XIV- n.1 - gennaio 1961

Tutte <1uestc forme di c-cnsura non solO vietano il libero esame critico degli argomenti in parola, ma rendono impossibile trattare anche questioni ._,he con i suddetti argomenti 1101? hanno nulla a che lare. Cosi è proil~to far apparire, in un film o sulle scene, un magistrato corrotto perchè si ,,ffende ... la magistratura, non si può rappresentare un ufficiale disonesto altrimcnli si incorre nel reato di vilipendio alle for-.te armate, non è possibile indict1r(; le ,•iolenze di alcuni poliziotli senza far insorgere tutto il sistema degli ordini costituiti. Anastasia non si accontf'1Ha della propria funzione libcr1icida limitando il pensiero delraulore, ma rasenta il ridicolo anche quando si occu1>a delle traduzioni o della proprietà di linguaggio delle sceneggia1ure e dei <·opioni. Co.si un gangster, che nella stesura originale del soggetto è di origine i1aliana 1 diventa, nella traduzione, messicano, spagnuolo o portoricano, a seconda dei paesi ove viene rappresentato lo s11ettncolo. I:: 1>roibito, inoltre, nei copioni e nelle scenegginturc mrnre alcuni vocaboli: Es. bìsogna dire « consiglieri>, o «componenti» unzichè 11 mem– bri)); dire <(golfo)) e 11011 «seno» ecc. Altra forma deleteria dell'attività dei varii govemi è di boicottare se non addiri1tura ,,ietare la rappresentazione di spettacoli 1>rovenienti da paeF-idi diversa organizzazione e struttura sociale, e così l'Occiden1e ignora l'Oriente e viceversa. Ed è iu seguito a tale degenerazione che i potenti sono costretti a finanziare i cosiddetti • teatri rnr::.ionali • isolando sempre di pili la cul– tura interna da cruella internazionale. Come conseguenza logica, all'azione deleteria governativa si oppone la reazione di autori, di scrittori, di registi, non conformisti, cd artisti genuini come Charlie Chaplin, costretti ad abbandonare il 1u1cseper poter esprimere altrove il proprio pensiero e cercare una libertà di azione più consona ni propri intendimenti Nl al proprio intelletto, mentre altri arti. sti, causa la loro razza vengono boicottati, ed altrettnnlo accacle ad autori come Miller, per le ideologie che professano. L'aziorw. negativa dei governi nei confronti della libera cultura non trova limiti. La nefasta JJrOpaganda di parte (a sì che le masse ignorino o disertino il Teatro di certi autori d'avanguardia e si accontentino, invece, delle poclwcles di altri tempi. E ciò accade in tutti i regimi politi('i. Nel– l'U.R.S.S., « paradiso dei lar,-oratori •, Pasternaek è costretto a rinunciare al Premio Nobel per la letteratura, in U.S.A. si è tentato di ridurre al ailenzio la voee dello scrittore nf'gro Richard Wright morto recentf'mente. In J1alia, come in Frnuciu, in Spagna, in Polonia, in U.R.S.S., in Cina, i11 U.S.A., sia pure sotto forme diverse, si ha paura della libera \'OCC della cultura che accusa violentemente e sforza rigorosamenlc i co~ i,tumi della nostt·a soc.ictà corrotta e illiberale. Pii1 innanzi abbiamo accennalo come sia difficile lo scambio delle opere. ln Italia, per esempio, se si eccettna.uo alcnni lavori di Bertold 56

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