Volontà - anno XIV- n.1 - gennaio 1961

strn,•a a terra; ora si mcllouo le schede nell'urna. Il sovrano è di– ventato alquanto pil, anonimo o in– dc1ermi.11ato, ma non 1,cr (1ucsto lllCl.10 J)OSSCJ.IIC, Per uon ei;sere frainlei;i, d11 parte nostra è necessario chiarire alcuni punii circa l'argomento in causa. Non è esalto l'affermare che il pensiero anarchico intende porre il « non ,•otare :o come un principio indiscutibile, 01>pure ch'csso impo– ne di non recarsi alle urne. L'anar– chismo impo11c un bel uulla; e l'u– uieo principio che è connaturato al– la sua azione e al suo spirito, è quello semplicemente umnno e rn. ~donale che pone il dovere di non creare delle calamità sociali del tllt• lo inu1ili ed irrazionali. Esso, ri– guardo al voto, si sforza sem1>iice– mente di dimostrare la vanità di ta– le atto; e nel dimostrare l'inulilità di una data azione, vi sono sempre implicite 1rnrticolari possibilità di utilizzare più efficacemente le (orze inutilmente dis1>crse. Così come quando iu sede scien– tific11 viene dimostrata l'impossibi– lità di risolvere l'impostaziorie di un dato problema, l'uomo di scienza non esita di abbandouure tuie im- 11os1,ibileproblema. Mentre in cam– po politico è ancora Colta la schieru di chi promette di risoh•ere la «quu– drntura del cerchio)) dei 1,roblemi sociali; e ancora pili folta la schie– r:1 di chi crede che sia possibile 111- le « quadratura >). L'anarchismo 0011 pone l'avversio– ne nl voto come una specie di clog• m11. Potrebbero esservi pnnicolari contiugenze sociali (naturalrneule in un'atmosfera alquanto meno po– litica) in cui il votare potrebbe rllp• 44 prer-cntarc un'azione ,·eramente e[. ficace. Ad esempio, nel recente viaggio di Kruseiov in America, è stata ventilata l'hlea di lcgnliu:are un plebiscito JHoprio ad ogni popolo, in modo che questo, mediante il vo– to, possa decidere ciel proprio de– stino circa la volontì1 o meno di par– tecipare ad un con.flitto armato. In altri termini, la dichiarazione di guerra dipCJ1derebbe solo dal re– ~ponso delle urne; vale a dire che, nonostante la non eccessiva fiducia che si pnò riporre nel cervello uma– no, sarebbe ragionevole sperare che in tali condizioni In bilancia delle passioni umane tenderebbe sicura– mente verso u.u senso cli saggezza. L'idea. naturnlmente, è stata sem– plicemente uc11tilato; ma è altret– tanto naturale che - nel caso che un simile plebiscito venisse effetti– vamente legnlizzato - da 1>arte no– stra si comprenderebbe bene che sa– rebbe pura follia avere anche un semplice atteggiamento d'indifferen– za verso un voto di tuie specie. Qui non si tratterebbe di delegare, sen– za alcuna garanzia, un principio di autori1à a degli uomini che ne han– no già fin trop,,o µcr istinto; al con– trario, una volta tanto si trattereb– be di esautorarli da un diritto che da secoli è indiscutibilmente nelle loro mani. L'abbiamo 1.1ccc1111:1to iu un altro no,;lro seri 110: 1 ucl caso accennato anche noi libertari si diverrebbe appassionali votuuti. Non solo, ma pure verso tiualchc altra specie di , 1 otaziouc rnziot.rnlc non si sarebbe de<:isamente avversi. 1 ocL'obie:r:ione lii coscicn:r:a nel pcn~iero cauolico 11 • Polo111ù, '. S, maggio 1960.

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