Volontà - anno XIV- n.1 - gennaio 1961

cologia o le particolari ragioni del– l'elettorato in genere. Grosso modo :,i può dire ch'è il proprio interesse che sospinge il votante verso l'uno o l'altro partito. Poichè il movenle puramente morale, cioè di fare scm– pJicemcnte il proprio dovere, si può senz'altro relegarlo nel regno del– le idee platoniche. Tuttavia le particolari condizio– ni economiche, in quanto tali, non hanno certo un carattere dominan– te; e sarebbe facile il constatnrlo. Inoltre c'è chi vota per ordine o suggestione ricevuta, oppure con in– dilferenza, tanto per levarsi una seccatura. Se l'elettore è sccuico o semplicemente sfìduciato 1 talvolta vota scheda bianca. Questo è un at– to un pò pusillanime, poichè la sfi– ducia verso i sistemi politici si e• sprime con più Cranchezza con l'a– stenersi dal voto. Comunque @òOUO pochi quelli che, pur votando, in– tuiscono che il voto non sari', mai capace d'impedire il dominio di u– na data classe. Ed ò appunto l'esigua schiera di una pnrticolare specie di elettori (costituita sopratutto da ex-comu– nisti, o comunque da individui sfi– duciati o scettici tra i quali è pos– sibile rintracciure qualche simpatiz. zante per le idee anarchiche) che po. ne l'obiezione che abbiamo defìnita non interamente confotata. Le ragioni che avanzano questa specie di elettori, per giustificare il loro voto dato senza alcun entusia– smo poli1ico, sostanzialmente sono le seguenti. « Noi andiamo a votare non perchè si abbia realmente fìdu• eia del partito A o di quello D; ma ller il fatto importantissimo che il peso dell'autorità statale non fini– sca col gravitare tutta su di un uni- 38 co 1>artito. Noi \'oliamo sempre per la maggiore opposizione che ha il go,•erno in carica. Questo è demo. cristiano? Noi diamo il \'Oto ai co– munisti. Se fosse in prevalenza CO· munista, si voterebbe in fovore dei democristiani ... ». li voto, per que– sta specie di elettori, ha una fun– zione di puro equilibrio, in quanto in una cosidetta democrazia, per quanto grama si presenti, è permes– sa una certa libertà di parola e di azione. La perspicacia del votante, dunque, dovrebbe convergere iu modo di rendere concre1O il classico proverbio che dice: « finchè i gatti si graffiano tra loro, i topi possono mangiare 1ranquillnmcnte il loro formaggio "· Tali elettori comprci1- dono bene che, poco più poco me– no, le case o le scuole finiscono col costruirle tanto i comunisti quanto i preti. Quello che loro non inten– dono perdere è la libcrti1 di dire che coteste cabe sono state costrui– te male, o che le scuole senrono principalmenle 1>er imparare le «avemarie»; ciò che naluralmcn-. le non si potrebbe dire se il partito che governa fosse uno e assoluto. Per questo tipo di elettori c.hc , ripetiamo, non sono certo numero– si - e che in certo <1ualmodo sem– brano i pili perspicaci circa l'unico modo col quale può essere giustifi. calo l'atto del votare - il voto si presenta efficace solo nel senso so• prascritto. Per loro il \'Otare è solo una «mcs• sn in guardia»: una specie di boxe il di cui 1iro può colpire tanto i guelfi. come i ghibellini, a seconda delle contingenze politiche. Quando i partiti sono diversi, ciuesti si affrettano sempre ad affer– mare che i principi di libcnà di pa-

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