Volontà - anno XIV- n.1 - gennaio 1961

i preti patrioti .. Infine il governo riagita, di quando in quando, lo spet. tro d'una istituenda, inverosimile << Chiesa Cattolica Nazionale Polacca », indipendente da Roma: senza, ad evidenza. credervi minimamente; in. venrare sul serio qualcosa di pili nazionule della chiesa attuale è difatti impresa talmente ardua che nessuno, nessun comunii:ila, e tanto r.neno un comunistn polucco, potrebbe riuscirvi. Su un piano pili serio, quello della filosofia,- della scienzo, della cul– tura in generale, e della loro diffusione a ~copo antireligioso, sono stati attivizzati: il movimento degli <( Ateisti legali e liberi pensatori >1, il quale pubblica tre periodici (a Varsavia, Bydgoszcz e Katewice); la « Societit per le scuole laiche 1); e la <c Società di Scienza delle Religioni 11: cia– scuna con la sua rivista. Tuttavia queste iniziative, sia in campo religioso che antireligioso, rappresentano manovre di lieve disturbo; se si giun• gerà a un nuovo compromesso sarà, molto probabilmente, perchè la chiesa avrì, ceduto sotto la pressione fiscale; e il governo ritirerì1 dietro le quinle i burattini clerical-comunisti di cui stn ora rimuovendo i fili (conservan– doli buoni per un'altra volta). A questo punto, resistere all'attralliva di un paragon.e fra la Polon.ia e l'Italia, sarebbe uuu male dimostrazione d'animo forte; ma poichè io non sono un eroe, facciamolo ques10 cou(ronto, iu breve e un poco scherzoso. Ciò che v'è di :5imile fra i due paesi è venuto fuori in modo molto chiaro, dalle pagine che precedono: il carattere della gente, festajola, anarchico (Bakuoin stesso usava questo aggettivo anche in senso dete– riore), menefreghista, agitata nei gesti e nei sentimenti; ma insieme ge– niale o genialoide, fantastica e inventiva, e liberali con tutti (così almeno appaiono, tanto l'Italia che la Polonia, ·agli stranieri; pnchè i.n buona parte è vero). Un livello tne<lio delle retribuzioni decisamente inferiore al limile di decenza, congiunto a punte altissime (là illegali, <1ui legit.– lime e lodate). Infine la 1nesenza d'una chiesa là potente, qui strapotente, che condiziona e frena - in modi evidentementi differenti, poiehè si tro– va di fronte a una realtà politica diversa e con di,·erso successo - li miglioramento della situazione sociale e culturale del paese. Tuttavia, all'interno <li queste maggiori consonanze, esistono note contrastanti: nei polacchi la religiosità ha un tono lie,,emente doloroso ed è pili profonda e meno pagana di quella latina; e il loro caraLtere con• tiene uu nucleo di malinconia che non scompare mai, nemmeno quando esplode di gioia; sicchè mentre l'italiano, nella realtà, se ne frega dello stato e della chiesa, pur di fare il proprio interesse, il polacco, messo di fronte agli stessi due poteri, oscilla tristemente dall'UJrn all'altro, se~ condo l'antico proverbio slavo che dice: {< chi è triste, neppur la bigamia lo aiuta n; e finjsce spesso per farsi fregare da lutt'e due. L'italiano, an– che se canta troppo, nou confonde il possibile con l'impossibile; se in Italia fra « Libero>, e {(Romantica >) hanno p't'e{erito quest'ultima, la scelta, per quanto vergognosa, è rimasta snl terreno del reale; il polacco, invece, fatica a fare la stessa distinzione e in .Condo vorrebbe essere, insie-- 26

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