Volontà - anno XIII - n.12 - dicembre 1960

za di delegati mantenne il criterio di subordinazione a quanto deciso dal Comitato Nazionale di Spagna e, in conseguenza, ruppe la disciplina unitaria dell'organizzazione dell'e– stero. Tale minoranza si costituì, immediatamente, in organismo a parte sedicentemente subordinato al– le consegne della C.. T. dell'in• terno. Cosi cominciò In scissione che, ra– pidamente, si estese in tutti i con– tinenti dove esisteva l'organizzazio– ne (Europa, Africa, America) e nel– l'interno della Spagna. La scissione, seguita o accompa– gnata da diatribe di carattere per– sonale, ebbe l'efTelto di neutraliz– zare l'efficacin della C.N.T. nella lotta contro Ja tirannide mjlitare e clericale. La C.N.T. è stata l'unica organizzazione con spirito di conti– nuità nella lotta. Al di Cuori dello esodo che si ebbe in Francia ed in America, vi fu in Spagna un gran numero di militanti capaci di man• tenere vivo il sacro Iuoco della li– bertà. Durante il più nero periodo del– la repressione in Catalogna e nel Levante, l'organizzazione potè ri– formare i suoi <1uadri cd adeguarli alla terribile lotta clandestina, sfa• dando i cousigli di guerra somma– rii cd il plotone di esecuzione. Sem– bra un paradosso, ma il periodo più attivo per la C.N.T. è stato preci– so.mente quello in cui, ad opera del– le orde \'Ìncitrici, fu soffocato il di– ritto delle genti e il rispetto della virn umana. Negli anni che seguirono la scis– sione, la C.N.T. non ha potuto, in Spagna, offrire unn resistenza orga– nizzata. Tutta la sua attività si rias– sume in azioni isolate a volte incon- trollate. I sacrifici in uomini e mez. zi non sono stati compensati. Spezzata l'unità della C.N.T., lo scetticismo si estese fra i vecchi mi– litanti rimasti in Spagna, e il dua– lismo organico neutralizzò tutti gli sfor.1.:ie minimizzò enormemente le possibilità di proselitismo. Nel mo– mento in cui Franco e i suoi acco– liti furono costretti a frenare In lo– ro rabbia omicida, in seguito all'e• voluzione del dopoguerra, la C.N.T., unico settore spagnolo con una tra• dizione popolare di lotta, si vide impotente a compiere la sua mis• sione determinante nell'evoluzione o sovversione del regime falangista. Così si sono sciupati gli anni miglio– ri e perdute delle preziose opportu- nità. · Il movimento coniederale ed anar– chico, come è dimostrato, era l'uni– co capace ed in grado di effeuuare una vera OJ>posizione, contro la li• rannide, affiancandosi al resto delle forze anti!ranchiste e liberali. Franco oggi può vantarsi di aver dato alla Spagna venti anni di pace sociale e di avere, in carcere, un basso numero di detenuti politici. Ciò non è esatto, però tutto contri. buisce a che si speculi con le false apparenze. Senza dubbio un fatto è certo: rappresentanti delle due fra– zioni confederali sono cl'accord,, nell'affermare che il periodo acuto della resistenza antifranchista è quel– lo degli anni mediani tra la fine della guerra civile e lo scisma della « Con/ederaciòn, Nacional de Tra– bajo :o. Nonostante tnli considerazioni oc– corre far rilevare che i motivi che condussero alla scissione non furo– no capricciosi nè futili. Il movimen– to annrco-sindacalista spagnuolo dc- 739

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