Volontà - anno XIII - n.11 - novembre 1960

prigioni inglesi,' avevo in vista una <erta combinazioue che mi avrebbe lasciato tempo sufficiente per il la– voro nostro, e perciò vi feci pro– porre il giornale sapendo che a voi di Ancona, soli fra quanti conosco in Italia, avrei potuto affidarmi da tutti i punti di vista. Voi 1nandas1e una risposta scoraggiante ed io ri– presi il mio vecchio mestiere di e– lettricista, gassista, ecc. ». Ma, dicevo, nel 1913 la situazio– ne in Italia si era andata &ggravan• do e dal punto di vista economico e di quello politico, e il desiderio e le 1>ossibilitii di fare qualche cosa in favore delle classi lavoratrici e– rano aumentate ed ingrandite. I mi– litanti rimasti in Italia speravano, col ritomo del :Malatesta, in una ancor pili sollecita e vasta ripresa rivoluzionaria. In considerazione di questo, I' Agostinelli si era fatto por– tavoce d'ei gruppi anarchici di An– cona presso il Malatesta, che come abbiamo ,•isto, si lasciò subito con– vincere rispondendo al compagno anconetano: (< Son felice che ora il progetto, che avevo vagheggiato di fare il giornale, ccc. con voi, sia di– ventato attuabile e non voglio per– dere l'oecasione » 10 • Accettate da parte del Malatesta le proposte dell' Agostinelli, era ne- ' Nel 1912, avendo il Malatesta richi11° mala l'auem:ione della colonia italiana di Londra sulla condona sospeua di un certo Enrico Belleli, che si spacciava per sov– Yersivo menlre era al scn•izio della poli– zia, veniva Ja questi querelato per difFAma• zione e il 2 maggio il Malatesta era con– dannato a tre mesi. La condanna sollevò molte proteste e grande indignazione tanto che si formò un Comitato per la libera• zione di Malatesta. 658 cessario un certo periodo di tempo per· portare a compimento l'inizia– tiva. Il Malatesta, insofferente di o• gni ritard'o, pensava che bastassero pochi giorni. per dare il via alla i– niziativa. Così serive, sempre all'A· gostiuelli: <( Io non posso immedia– tamente mettermi al lavoro per il giornale. Mi ci vuole una settima– na per s:barazzarmi del lavoro di cleuricista che ho in mano e che non mi lascia nè tempo nè for1.:e. Tra una settimana comincerò a man– darti scritti. Del resto, probabilmen– te, anche tu avrai bisogno di una settimana o più per i preparativi necessari. Come titolo del giomalc avevo pensato di chiamarlo (< Vo– lontà )), ma non ci tengo enorme– mente. Se avete un'idea che ,,i paia migliore comunicatemela ». All'Agostinelli necessitava molto pili di una settimana per preparare tutto il giornale e per poter passa– re dalle proposte alla realizzazione. Anche il titolo proposto per il giomale « Volontà » non piaceva all'Agostinelli, che scrivcrìl a Lui– gi Fabbri, - l'altro collaboratore importante ciel nuovo giornale, - << avendo detto al Malatesta che ac– cettavo fin dal primo momento il titolo, <1ualunque esso fosse, biso• gna lasciare questo ». Il giornale « Volontà» esce dun. que nel giugno del 1913. Il primo numero non piace al Ma. 1atesta, perchè: << tipograficamente è un orrore. Una carta che mette i 10 « Leucre a Gigi e a Tigna li (Luigi Fabbri e Ce!are Agostinelli) raccolte in « Scrilli Scelti li di Errico Malatesta. Na– poli, ed. Collana Porro li, 1954; cit. pag. 169-170.

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