Volontà - anno XIII - n.10 - ottobre 1960

.attenzione dei lavora1ori su di un programma cslraneo agli intercsKi immcdiali e ideali della classe la– voratrice; in secondo luogo non ser– ve che a realizzare ancora la <lcmo– crazia crjstiana nelle sue correnti di i;inis1ra ai quali si vuole offrire una pin1taform11 d'azione. Sulle possibi– li1à d 1 nzione di queste correnti cat– toliche che finora non hanno dato alcnna fiera dimostrazione di auto• nomia e di fedehì, ai principi, è vcramcnle ingenuo farsi illusioni perchè cssf' rimarranno sempre di- 8Cipliuate agli ordini delle gerar– chie ccclcsia.stiche; se l'apertura a 8inistrn vi sarà, essa sarà. fatln con l'imprimatur del Vaticano che sol- 101110 sollo la pressione di gravi av– venimenti esterni 1>uò rivedere le sue poi-:izioni. In Italia era sentita l'esigenza di una politica socialista autonomo, ma il partito sociaJisln finisce per fare della sua uutonomia quello che i cat• tolici fanno del libero arbitrio: iJ cattolico professa il libero arbitrio. ne fo un principio di fede, ma poi lo iepfol1c ni piedi del parroco. Allo ~k~so modo il parLilo socialista pro– clama l'autonomia della sua politica ma poi la depone sulla soglia delle Mcre~tie. La sterilità di que8to atteggia– mento è a\'vertita negli slegsi am– hienti socialisti ed è apertamente denunciata dal partito comunista che però non sanno opporre altra 1:1o– luzione "alida perchè non sanno u– scire dall'aritme1ica parlamentare. Sul piouo dell'azione ))arlamenlarc Ja sinistra italiana si è cacciata in u.u vicolo cieco perchè attualmente nes– smrn maggiorauza può formarsi con– tro la democrazia cristia.na . Pur es• tendo diluita in campo internazio– nale la politica dei blocchi, iJ parti– i,, comunista non può attualmente essere conteggiato nelle eventuali maggioranze che continueranno a giostrare attorno al partito cattolico. Nessuna via d'uscita i;i offre alla si– nistra italiana dalle strettoie parla. mcn1a.ri dalle quali non vuole usci– re e elle la costringono a rimane-re nel frigorifero di una stc1·ilc opposi• zione o affidarsi ulla buonn \'Olonti\ dei monsignori. Eppure esiste la possibilità di sbloccare la ;situazio• nr in cui sta per imputridire la so– cietù italiana, mn esiste foorl del parlamento, nell'azione sociale del popolo, nella loua di classe che af– fidi direttamente ai lavorn1ori la so– luzione dei loro problemi che in parlamento nemmeno si discutono. E' urgente portare a fondo le lolle del laYoro che non devono far affi– damento sulla solidarietà dei prcfot• ti e dei Yescovi ma su quella di tul· ti i lavoratori. L'opposizione fittizia dei gruppi parlamentari è ridotta nl nullismo e <1ueslo può essere un bene se serve a guarire i lavoralOri del delelcrio illusionismo e creare fìnolmente la vera opposizione, l'op- 1>osizione reale della società auiva che costituisce la vera maggioranza, Al.DERTO MORONI 583

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