Volontà - anno XIII - n.10 - ottobre 1960

rinfocolare la \'Ccchia polemica che ave,'a messo di fronte Malatesta e Saverio Merlino. In questa nuova occasione si po– tè constatare che contro le proposte del Morgari e le tesi del Merlino, si schierò la grande maggioranza degli anarchici, sopratutto quelli che erano colpiti dalle misure cc• cczionoli e si trovavano relegati nel– le isole. Tutti furono contrari. Quelli che i:i trovavano nelle isole di Vento– trne, Ponza, Ustica, Lipari, Favi– gttana, Pantelleria, Lampedusa, ccc. tutti cle,,arono la Joro voce di pro– testa. Non 0s1ante le difficoltà di ordine generale e quelle di carattc• re economico, fra tutti i coatti poli. tici si raggiunse l'accordo di (are u– na manifestazione pubblica. Si rac– colsc·ro i fondi necessari e si scris– sero gli articoli per la pubblica– zionP di un numero unico che rap– presentasse una risposta collet1iva degli anarchici relegali nelle iso– le, e il nome dei protestatari fosse pubblicato. E' cosi che si pensò e si realizzò il numero unico « I Mor– ti ll, che grazie alle conoscenze dcl– l'Agostinelli e del Recchioni, si riu– scì a pubblicare a cura dei due so– cialisti anarchici di Ancona, in da– ta 2 novembre 1899. Queste due iniziative: quella del numero unico contenente l'Appello « Al Popolo Tu,liano! » colle firme di migliaia di anarchici che solida– rizzavano contro l'applicnzione del- 1'Art. 248, e quello che portò alla pubblicazione di « I Morti », sono fra le piì1 importanti affermazioni anarchiche che si ebbero sul fini- 1·c del secolo scorso. 618 Continua la collaborazione l\lalatestn-Agostinelli L•Agostinelli è sempre stato restio a (are sfoggio delle proprie qualità, e per co11,·i11cerlo a scrivere qual– che articolo era necessario che il bisogno urgesse, così come non ha mai desiderato di farsi vedere in primo piano, pur lavoranùo sempre con molta tenacia per l'uffermazio– nc dei pTOpri convincimenti. Egli riusciva n vincere questa sua ritro• sia solo quando la necessità, o un ritorno clandestino del Malatesta lo portavano ad assumere posizioni di primissimo piano e gli incarichi piì1 duri ed esposti. Questo era già avvenuto nel 1897, quund'o il Mala. testa rientrando in Italia pensò di dare vita al giornale « L'Agitazio• ne», o avverrà nel 1913, <1uando pensando ad un suo ritorno in Ita– lia, Malatesta accetterà la direzio– ne del giornale « Volontà ». Nel 1913, come nel 1897, l'inizia– tiva del giornale era strettamente legata alla particolare situazione dell'Italia, e sempre d'accordo col~ l' Agostinelli, il Malatesta annetterà alla pubblicazione del giornale una particolare grand'e importanza. Lo scrive\'a a Luigi Bertoni, che diri– geva a Ginc\'ra il giornale anarchi– co bilingue « Le Rcveil ~ Il Risvc~ gl io », assicurandolo che quella di « Volontà » era iniziativa importan– te, non solo per la propagaucla che potrà fnre, ma anche perchè essa potrà servire come mezzo di coper• tura per un la\'oro pii1 pratico ». E' per aiutare l'opera rivoluzio• naria del Malatesta, il Bertoui a– pri rit nel suo giornale una sottoscri– zione straordinaria in favore delle « opere di Michele Bakunin ».

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