Volontà - anno XIII - n.6 - giugno 1960

LETTERE DE I LETTORI I Coloninliemo indigeno ... llt'udtè la ,·ostra ,oce sia fìe,ole, mi auguro che possa (arsi intendere 1lnuna mi. 11i111a rr11zio1w clcll'opinionne 1mbblic11,thl' mi n11pnrc mollo olTuscntn dn unn 11ro11n- 11n,ulnmnssiccin di varie tinte. Ln mili luu. 11 n u-.~l'IIZ-11 tln un paese, dal c1u1ilo,,er parli• C'olari cirtos111n:tc sono stato 1agli11to fuori 11:i 01mi torrenle di pensiero. mi ha impe• diro di ,c-,:uime le esperienze, le vicende riC'chc C'd utili ... Ma non si può fare • me– no ,li dire che in llaiia non si è lroppo li– bui C' t:ht l"inJiustizia è una moneta tor– rente-. Lt'ggcndo l'articolo « Con gli algerini in 1\forotco i, cli V. Cala!si non ho potutlo a mrno ili ripensare alla dolorosa 1111euione roloninle, agli ultres nigerini. TTo vis– uno 12 ,umi in Marocco e oncs1nmc111e110n 1 ,os,o 1lire che sia staio testimone di bn1- rnli1à, cli violenze. Ho visto edilicarc scuole. o•pcd11:li,abi1azioni nelle quali t1li indi11cni erano ammessi sensa alcuna disrriminaaio– ne. Pote,o andare in qualunque ora del giomo nt:1 pieno della Medina 1enu e~~en' 1ccomp111n11tood armato. Er11v1mo in po– clli • polerti andare, ma io \ i anda\'o. Ci ~0110 111ntic>rrori, sopn,si, cor,.111:ioni, si, come do,•unque, come sem1trc•.•. Ma rinrnngo perplesso quando ,•cdo cou 1111nnl11 nbbondnnza si 11nrla del coloniali- 11110e di libcr1à distrutle, rifere,ulosi ad oltri pnHi, allorchè nel nostro stiamo 101)· portando un colonialismo che dura da ,cn. ti 1ttoli, del quale pochissimi ei prcoc1:u– pano 1inceramen1e e ancor più po1:hi SO· no coloro 1:he fanno qual1:he 1:0N. per •· bolirlo. \ncht- da noi ci sono milioni di po,era ~cuta rhe non hanno 11ep1111r1• il meno ili ustire dalla loro ignoranzn; uomini rhe <111a11do \ cngono all'estero 11cr chiedere la– \Oro, nel!., gerarchie degli uomini che ivi si i: slnhilitn, vengono dopo gli nigerini. •.. Toulou11e, maggio 1960 H. S. 406 Cli orrori e lf' C:f'rg0811f' df'i sistemi c-o– /o,rfolisti ha11no ormai ima Moria docume11- tala e N«l1e tcstimoniari.:t', ~r cm 1w11 s; può sospcttarr sullo loro IJi'ridicitù. Ciò 110n vuole dire chr i colo11i::::(ltori abbi!'· 110 /atto soltm110 ,l,•I mal('. lla11110 a11che costruito ca.se , scuole. 0~1wtfoli, strade, mi– sliorato 1111poco lii vita tiri/e popola;.io11i 111digene crea11do fonti di lavoro e commer• cu:>. Non si può 1u110 prf'11dere .M.'n.:::a dare in cambio qualchtto~a. A11che i dillalori spogliano i loro popoli di tulle le libertà e poi li consolano con la costru.:ione di o• pere grandfose, e costose. lla a11che do– re il sislema colonialislo modra un viso me- 110 feroce che i,1 al,re parli, rima11go110trac– "" di op1,reuio11i e.ti ;,,gi11Mi::ie a11tiche che spi11go110 i colo11,';::111i « voler,;i liberar,, dei loro pmlroni. Oggi, i• in ntlt1 1m risvc• glio in tutte le cofo11le. ,,;.~v,,glio clic si fa sempre pilÌ. se,11ire sotto l'e•f'mplO di quei popoli clU!. già lu111110 ullf'1111to la loro indi. perukn::a. Si. è vero purtroppo, clW! anche da noi ci sano le :Ollf> depN'iSf> che ricordano le condi..:ioni dei popoli color1i::a1i. Il recent-e convegno a Palma ,U lfo1!1('c/1iaro, cui han- 110 partecipalo l)rwilo IJolci, Carlo Levi. medici ed i,rgegncri' vrrouupati di aiutart– la gente ad 1,-scirc ,fo 111111 villi subumana, ci ha detto a (f11t11i grll(li rd li fJUllli form<' può arrivare lei mitc<'ria. Ed è noto che di :011e sottosvilupv11tc se 11l' tro1u1110 i11 ta111e regl'oni d 0 [talin. E,I ;,, vro1,rio da quelle :one che gencralmenu, parto110 i noslri e• migranti per a11dal'f'a tt.N"llr<i da viviere in altri ,,_s;, portando con &è '" tracce delle /rwtru.:ioni &ubite n~I proprio paese. Vo11 r·;. quindi da <t111>ir<1 dt#' eoi <iano con• siderati ancora mf'110 degli alg_l'rini. 11 comitato redozionule di u Vo• lontà., e In pianificazione dall'alto Apprendo dal 11. I della Hivi&ta che è 111110 costituito u,1 comitalo di redazione.

RkJQdWJsaXNoZXIy