Volontà - anno XIII - n.5 - maggio 1960

ranle; elargi:ioni generose statali ai gruppi ed ai ceti clie sostengono il go– verno; confruioni di potere, favoreggiamenti, ecc. ecc. Quesu, abboz:o di panorama di cerri paesi del mondo e del ,w.'ftro n-On è il fruu-0 di un'immaginazione malata. E' sempre possibile ritrouarlo nelle notizie c/,e </ttOtidianamente i giornali ci danno, nelle diagnosi frc,,uenti cl1e scritlori, economisti, sociologi, preoccupnti dell'a,me,aùc dell'u.ma11ità, <:i fannO. E c"è da stupirsi che, per clefrnire qu.esto caos, questo disordine, frutto della polit.ica di govemi antichi, recenti e pr~enti, si adoperi cosi spesso la parola anarclria. Non, sarebbe più giusto, e <1uindionesto, dire e/re, siccome i governi sono l'~t>ressione fisica ,lello Stato, è lo Stato clre è diventato sinonimo di disordine, violcn:a ed arbitrio? ,1 memoria d'uomo i popoli sono stati sempre souo il giogo dei governi, delle leggi, delle istiw:ioni che faceuano capo allo Stato, e in tutti i tempi lo Stato -,i è manife:1tato n.em.ico della Società. E' lo Stato, con tutti i suoi meccanismi ccl i.:1ti1u:ioni,clre man• tiene le divisioni nella società, che perm.cue che poclri sia,ao padroni e che le moltitudù1i siano serve, è lo Stato che garantisce i priuilcgi male acqui• siti di certi gnq,pi o cast.e ."Sociali.E' lo Stato, infine, clic fomenta, promuove e dichiara le guerre acl altri Stati. Lo Staio, scritieua Tlivmas J>aine, divide per regnare. Ccnern delle ingiustizie e dei disordini che non si produrrebbero altrimcn1i. Ed egli ave• va ben denunciata l'anlùwmia tra SMicUì e Governo: La societì, è un effetto dei nostri bisogni cd il governo un prodotto della nostra corruzione. L'una agisce in un modo positivo associando le nostre tendenze, l'altro reagisce iu un modo negativo opponendo una diga ai nostri eccessi. Protettrice, la societì, stimola la noslra socialiti'1. Repressivo, il governo divide e gerar– chizza gli uomini .... Ma, anche una sccond<t ragione di buon senso consiglierebbe cli non ser– vir$i im.propriamente della parola <marchia: per l'impossibilitti di stabilir.e rm cottfro1110con una società. anarchica che non è mai esistita, che è stata so– lo e,urnciata e intravvista attraverso principi e/re, per cs&cre l'espres.~ione delle csigen:c fondamentali degli uomini e delle loro as11ira:io11i,coscienri o no, si suppone che dovrebbe e&sere migliore ,li tutte quelle clie sono esi– stile fino ad oggi. Sono esigen:c di giust.i:ia e di libertà clic 1xmgo110ricono• sciu10 ualidc da wui, umto è vero che con. esse .~i mascherano goa,-er• nmui e regimi come quelli della Corea Meridiom1le, tiella Turchia e di ta111ialtri paesi, per pot.cr durare, per poter difendere le loro tante ragioni di. S1a10, conser11are i,l loro prestigio, inga1111are i popoli e dominarli. GIOVANNA IlERNERI 292

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