Volontà - anno XIII - n.3 - marzo 1960

fenomenica, ma la te,ulen;;:;aprevalente è quella dell'u.rbanesimo Jimidiato e ragioni economie/re locali ne limitano la portata. Sempre, comun<1ue, è presente, nell'urbane~imo, la ,lisoccupa;;:;ione permanente o condi;;:;ionisalariali tanto bm,se da non con.sentire la pouibi– lità di concreta e materiai-e sopravviven;;:;a. l govemanti ~i sono trovati ad affrontare questo problema, tralasciando sempre quello più grave della disoccupa;;:;ione: per uno Stato risolvere una questione sig,1ifica promulgare una legge, legge clre, per lo più, si giusti– fica con ragioni d'indol.e pubbliw, ma che, in effetti, difende gli interessi dei pochi. Le leggi del ventennio, per non andar oltre nel tempo, si giusti• ficarono con l'alto principio della solidarieti,, cioè per non creare la con– correnza tra i lavoratori della città e <Juelli immigrati, oppure col princi– pio delle umane differenze, oppure con. lo spopolamento <lelle campagne, oppure con gli oneri che le città avrebbero dovuto sopporlare in conse– guen;;:;adella $Ovrappopola;;:;ione, etc. etc. Non si <lisse mai il vero motivo: allontonare la risoluzione del problema scowmte dell' economia italiana, che ovrebbe richiesto rivolu;;:;ioniradiwli e di struttura. Le leggi fasciste, del '31 e '39, come è risaputo, giunsero, anzi, al– l'assurdo ... vi..:ioso di negare la residenza a clii non di.mostrasse di avere un lavoro nel luogo ove questa. residenza voleva stabilire, e di negare il lavoro (a me;;:;zodell'ufficio competente al rilascio del nulla osta di lavoro) ci chi non avesse la residera;;:;a, nel luogo, ove poteva trovare od aveva trovato la– voro! - Appunto codesta stortura giuridica dà la esatta dimostra;;:;ionecome il legislatore fascista conoscesse benissico i rapporti d'interdipemle11za tra urbtmesimo ed occupa;;:;ione. Mt1 le leggi 110n possono avere la potenza di contenere cerle ben forti spinte che partono impellenti <lallo istinto di con• servazione; ed abbiamo assistito all'ingigantirsi delle città prevcilentemente industriali, alla espansione della ciuà in cui l'economia i11dustriole offriva possibilità di lavoro, al sorgere di costruzioni temporanee nelle periferie ind11st.rit1li, al dilagare del processo dell'inurbamento; « Rocco e i suoi fratelli >> /umno i11fm11tola ferrea legge per riuscire a sopravvivere. Ma il problema di fondo resta tu.ttora irrisolto! Anzi no11 accenna ad essere preso in considerazione! Siamo lieti, evvero, di constatcrre come le leggi fasciste del '31 e del '39 siano state, recentemente, abrogate; finalmente, ,,. dodici anni dalle, Co– stilll;;:;ione, l' art.icolo 16 <lella Carta Costiw;;:;ionale, che prevedeva <:p· punto la libertà di circolare e sog[:iornare in qualsiasi parte del territorio nazionale, avrà la sua san..:ione giuridica e la sua esecutività. Ma è poco <la.vt1ero!Se non si affrontano gli altri problemi connessi alla liberti, di resi– denza, e. soprattuuo quello relativo alla libertà-diritto al lavoro, re.~terà soltanto agli abbienti ed ai turisti la facoltà di circolare e soggionuire in qualsiasi parte dell'Italia; ma, i turisti ed i ricchi non avevano davvero bi– sogno di ima nuova. legge giacclrè quelle fasciste erano più che su.fficierati; gli evitavano, /or:,e, incontri sgra,levoli con i« ·venditori>> di stringhe e san– tini a scapito della. raffinata ... estatica ... contemplazione di monumenti e.. costumi ... G. R. 146

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