Volontà - anno XIII - n.2 - febbraio 1960

(E' bene non dimenticare che tra i firmatari del decalogo ra::ista ci fu il prof. Nicola Pende, colui clte una decina di a,mi fa, circa, sulle pnreti della sua abitazione, credette di scoprire delle immagini.sacre di Cristo. Ciò che pare ancora più incredibile è che quel professore, nonostante la macchia che porta su di sè per la responsabilità clte ebbe nella campa– gna antisemita, sia stato, qualche armo fa, in.:1ig11i10 delfo meclaglia d'oro della Pubblica Istru.zione dal ministro del Ministero omonimo, il socilll– dcmof'ratico Paolo Roui). Bisogna, però, avere l'on~tà di dire che l'antisemitismo, pur avendo assunto un carattere così terribilmente distruttore, durante la guerra, cul opera dei na:isti, non fu. un fenome,w esclusiuam.ente tedesco. Basti pensare ai uuiti progrom. che vi furono in Russia al tem.po degli Zar; alle co,ulizioni d'inferiorità in cui furo,io tenuti gli ebrei anche d-0po la rivolu.:ione ru,'fsa; al loro sterminio, durante l'ultima guerra, da parte delle popolazioni locali dell.a Russia; alle grandi epurazioni e deporla:ioni d1irante la lungo era staliniana (è ancora nella memoria di tutti il processo contro i medici ebrei, le cui infamanti accuse cont-ro di loro caddero 'solo in seguito alla morte di Stalin); la fu.cifozione, il 26 agosto 1953, di 26, /rei i piì1,noti scrittori e studiosi ebrei, colpevoli di avere continualO ciscrivere e ud esprimersi in ebraico o in jjddish che portò al e-0mple10 soffocamento di tutta. la letteraturn, l'arte, la cultura ebraica, 1m tempo così fertili e vive, soffocamento che durn tutt'oggi, nella U.R.S.S. di Krusciov. Per la Frnncia, basterà ri.cordure il processo di Dreif1u, nel 1900, per capire quanto antisemitismo vi fosse in <1uelpaese e per quali fini venisse sfmttaro, e le leggi antisemite di Jlichy, alle quali seguirono le stragi cli ebrei sul territorio francese durante l'occu11a:ione tedesca di cui i francesi portano u11agnwe responsabilità 1 • Per la Germania bisogna dire, non. per diminuire in. 11.essu,1. modo la grande infamia di cui si macchiarono i ,wzisti, ma per capire a fondo il fenomeno del razzismo, che l'antisem.itMmo no11, fu crealo da Hitler. • Si parla speMio e ,·olentieri dell'a11eggiame1110pietoso Ji Pio Xli ,·crso gli ebrei, citaudo i conventi, gli asili che accolsero ebrei perseguitati. A parte che l'ospitalità !u offerta agli ebrei alla fine del 1943, quando il vento soffiava già contro i dittatori, non •i dice che il Papa, bene infonnato dello sterminio di milioni di ebrei in Cennania, non pronunciò, non diciamo la scomunica contro Hitler, ma neppure una indignata e vigorosa condanna contro tale genocidio. Ed 'a Petain, il quale 1c111eu, forse, lii euere condannato dal Papa per le sue leggi razziali contro gli ebrei, l'Ambaseialore francese ))l'U!O la Santa Sede, Lèon Berard, fa. ce,·a sapere rhe • da antorizza1issi1ni rappresentanti del Co,·enio della Chiesa ... non solo non ha da temere alcuna contestazione da parte della Santa Sede ma neppure la minima censura ... perchè nulla di contruio alle dourine della Chie,a vi è nella legislazione eia• borata nel riguardo degli Ebrei ... », ( Documenla:r.ione N. G. 5072 • Proce.uo cli Norimberga . Rapporto XLll-110 dello amba$cialore 1.-èonBerard al Maresciallo Petain. in d(lta 2 $Cllembre 1941. « Ccntre de Documcntation Juive Co111e111poraine », 4 rue Ceoffroy • l'Asnier 17, Parigi). 68

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