Volontà - anno XIII - n.2 - febbraio 1960

fanh) come noi e che consiste, non tanto nel fatto si sia sprovvisti di una tecnica e di una terminologia, quanto negli inestricabili legami che uniscono un tema a tutti gli altri. Si può dire che tutto il ternario ci è cascato addosso a1,pena abbiamo ti• rato un poclUmo il primo filo. L'allevamento del bestiame da carne, (che ha bisogno di pochissi– ma mano d'opera e non richiede quasi ·nessun lavoro sistematico au– siliare, finchè ci si limita a lasciar crescere gli animali allo s1ato quasi selvaggio nelle grandi pralerie e al– l'intemperie, radunandoli solo al momento di marcarli a fuoco e quan– do giunge l'epoca di venderli ai frigoriferi-nrnttatoi) diventa il cen– tro di ricchissimi rapporti economi. ci n1,peru\ si cerca di migliorare la produzione e di ricavarne un mag– gior profitto. Irrigazione, concimi, cohivazione di foraggi, strade, mez– zi di trasporto, necessità veterina– rie, importazione di riproduttori, fecondazione arlificiale, organizza– zione del controllo sanitario e del macello, industria delle carni in conserva, utilizzazione industriale dei sottoprodotti, esportazione, si– stema cambiario, e chi pili ne ha piì1 ne mettu, fanno parte di <1uesta rete di rapporti, che è, in uu pro– cesso poco piit che incipiente come questo dell'Uruguay, una rete di problemi. Si aggiunga poi che ognu– no di <1uesti problemi presenta a• spetti diversi a seconda che gli alle• valori siano latifondisti che dedica– no io genere alle loro cc estancias )) l'ultimo dei loro pensieri e pochis– simo cnpitale (le loro vacche muoio– no di sete quando la siccità si pro– lunga), o proprietari di miniCondi u– gualmente antieconomici, o coope- 106 rative, o l'Istituto (statale) di Colo– nizzazione. Per quel che riguarda i Frigoriferi-macelli, la cosa è an– cora piit complicata: infatti, tra le imprese privale, in questo cam1>0, ce n'è di straniere, due delle quali proprio entrarono in crisi nel per·io– do della costituzione del Gea, con grave minaccia di disoccupaiìone in un importante sobborgo cli Mon– tevideo. Le discussioni provocate da tale rninaccia, divenuta ben presto realtà, misero sul ta1,pcto il proble– ma, più politico che economico ne). la sua essenza, dell'imperialismo, e l'altro assai pili fecondo, del destino da dare agli impianti rimasti in 1>arte in mano allo Stato per ias~e non pagaie. Il sindacato (Federazione autono– ma della Carne) propose che fosse ceduta agli operai in gestione coo– perativa e non mancarono economi– sti (alcuni in cerca di voti, altri di occasioni nuove di guadagno, altri nncora desiderosi di nuo\'e esperien– ze in un momento difficile per il paese) che a1>poggiarono l'iniziati– va, portando astrusi temi tecnici uell'atmos(era infuocata dei comizi. Ne venne fuori, per mezzo d' una legge votata dal parlamento, un cu– rioso organismo, una specie di so– cielà anonima, i cui unici azionisti sono gli operai (i quali però paga– no la loro azione in quote e finiran– no di farlo (ra non so quanti anni) e il cui direttorio è formato, in mag– gioranza, da tecnici cd uomini poli– tici che, almeno ostcnsibilmente, non possicclono azioni e solo in piccola proporzione rappresentano gli azionisti. Il Gea segui n11cntamente i primi passi di questo nuovo; ente cd uno dei suoi membri, che andò a studia-

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