Volontà - anno XIII - n.2 - febbraio 1960

proprio al fine di creare la convin– zione che i pannicelli caldi non ,;crvono che a sostenere il sistema ohre i suoi limiti naturali. Ma torniamo al nostro tema. Og– gi, con tutte le iu(ormazioni che si sono potute leggere sulla stampa, dagli interventi <li medici, di tecni– ci, scienziati, giuristi, amministra– tori pubblici, deputati, cittadini, commercianti, persone cioè che pos– siedono una competenza ognuua in carn1>i particolari, si può riassume• re il problema nel suo insieme in questo modo: I - Non abbiamo una medicina preventiva capace di indicarci in maniera abbastanza precisa e orga– nica, quello che occorre all'indivi– duo per poter vivere l'arco di una vi1n, nelle migliori condizioni dal putHo di vista dietclieo-alimeutare. Infatti i problemi che si pongono a una medicina del genere, a cui spet– terebbe il compito di guidare il ln– voro legislativo e quindi di informa– re e dirigere l'azione di sorveglian– za nel settore della produzione ali– mentare, coinvolgono due aspetti di– versi dello stesso problema; quello per cui dovrebbe funzionare il mi– nistero della sanità (nazionale, ag– giungiamo noi). Si tratta della no– c·ivi tà dei cibi sia riguardo alle sca– denze immediate, sia quelle a lun– go termine. In altre parole gli av– velenamenti rapidi e quelli progres– si,•i. 11 - Come conseguenza diretta e immediata della mnncnnza di questi principi igienico-sanitari la nostra lcgislazioue in materia alimenlarc è costruita tutta su delle negazioni in– vece che di affermazioni. Cioè nega 96 solo ciò che è noci,•o, invece di ar– Ccrmare categoric11mcnte ciò che è necessario per la sah-nguardia della salute pubblica. Una legge del 1951 di cui ci sfugge il numero, statui,ce per esempio che è un reato introdur• re delle sostanze metalliche, o me– talloidi, nei grassi solidi: dopo di questo, la liberti, di introdurvi ogni altra sostanza è implicitamente am– messa. Ragion per cui, noi compe– riamo della bellissima Carina, binn• ca come la neve, che magari non è nociva ma che però non contiene pili <1uelle sostan:,.e nutriti,•e che do\'reb– bcro caratterizzare proprio la fari– na. Oppure si vietano certi coloran– ti nocivi da immellere nella 111ar– Jl1ellata, invece di pretendere che nella marmellata ci sia solo la frut– la, che fomirebhe anche il colore, mentre lo scopo dei coloranti scm• bra essere solo quello di evitare di dovercela mettere, dato che costa. In~omma noi 1>ossediamo una le– gislazione coslruitn a rovescio, tipi• ca dei sistemi che vi\'0110 alla gior– nola; privi come sono di pros1>ctti– vt• chiare sul loro futuro. Ili - Dalle considerazioni prece– denti emerge chiaramente il carat– tere puramente repressivo della no– stra legislazione. Ma che neppure questa funzione venga efficacemente svolta lo dimostra abbondantemente Ja ~itnazione attuale, senza che noi dobbiamo documentarlo. C' è solo un'incredibile confusione. Leggine su leggine si aggiungono l'una alle ~1i1rcformando un'inestricabile gro– vigli') dove perdono la tesla anche i piì1 cnpaci giuristi. Siamo nel regno del!,, burocrazia cd e~sa difende In sm, funzione in modo agguerrilo. In <1uesto campo poi, la nattira statica

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