Volontà - anno XII - n.10 - ottobre 1959

esclu.sivamenle in natura. Ho vislo, pcrchè ne tacevamo uso durante il campo, una balleria per radio, cinese, fiammiferi polacchi, spaghelli e mac– cheroni cecoslovacchi, latte e farina americani. La vita dei ragazzi è la seguente: sveglia alle sette d'inverno, s~i di eslate; pulizia e sistemazione delle camerate; quatlro ore di studio; secon– da colazione ( 800 granuni di pane al giorno, pro capite, mediamente); siesta o ricreazione; altre tre ore di studio. Questo per cinque giorni la settimana; venerdì e domenica di riposo: per giochi collettivi e individua– li, passeggiate, gita al me.reato, ecc. L'insegnamento è bilingue ( arabo e francese) e la scelta è staia compiuta, all'apertura della scuola, sulla base di un esame psicotecnico attitudinale nonchè delle cognizioni preesistenti; qualche cambiamento c'è stato, ma eccezionale; quattro ore la settimana della lingua base, ,ma dell'altra; il 60% dei ragazzi era aualCabeta, il re– sto aveva frcq·uentato le scuole in modo del tutto irregolare. La scugla comprende solo due corsi, uno preparatorio e uno medio; in <1ucsto le di– scipline sono: geografie del mondo, storia dell'Africa del Nord, storia naturale, lingua e aritmetica; l'istruzione religiosa consiste in una con– fereoza, una volta la settimana. La vita psichica della maggioranza dei ragazzi era - e in parte è ancora - anormale: ricordi di stragi, fughe, giorni di fame, anni di mi• seria, solitudine e sopratutto assenza d'affeuo; nei primi lemvi nresi noi• turna genera1c ( residua in due so1i casi); sonni molto agitati, grida improv• vise, sogni composti di paura: serpenti in uniforme (sembra un'immagine inventata dai grandi, tanto è banalmente descriltiva, in\'ece è ve.ca ), cadute e assalti improvvisi, ecc. Un bambino aveva assimilato tanto t~rrore del buio, che non usciva mai di sera, dicendo di non vedere: ma in aprile, du. rante una Cestosa distribuzione di scarpe, dopo cena, all'aperto, rifiutò un paio di sandali perchè troppo stretti: « Sono del 38, e io ho il 39 ! ». « Ma allora ci vedi anche allo scuro, finalmente! » Una delle prove fatte alPini– zio, è stato il disegno libero: un disegno rapprtscnta un uomo in piedi. schelelricamente geometrico, con un odore di assurdo e di schifoso come i quadri di Dalì: il ventre aperto come una scatola di vetro e dentro, dise– gnati minutamente, tutti i giri dell'intestino e altri pezzi d'anatomia; la astrazione in{antile di una pancia divaricata, vista a lungo, molto da vicino. Gli adulti che lavorano nella Home d'En/anU sono una decina: il di• rettore, sei insegnanti, cuoco, economo, elettricista; soltanto il direttore e un insegnante fanno parte dei ruoli marocchini e percepiscono uno stipen– dio, circa trentacinquemila Cranchi al mese; <Jueste due grosse entrate si– cure, con qualche altra minima ed incerta, sono messe in comune e suddi• vise fra tutto il persona1e: così ognuno riceve circa ottomila franchi mensili. L'organizzazione della casa è affidata in molta parte ai ragazzi, alcuni dei quali hanno, a turno o non, e per elezione, determinate responsabilità o co•responsabilità; trentacinque, cioè poco più di un terzo, erano, prima delle vacanze, i ragazzi stimati idonei a un incarico di fiducia. Ecco l'elen– co dei posti: sei capi-camerata, che devono curarne l'ordine, ]a pulizia, e. 590

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