Volontà - anno XII - n.9 - settembre1959

LETTERE DE I LETTO Hl I Anarchici nel servizio civile Avrei volulo scrivervi da parecchi mc• si, ma il lavoro del Ccnlm lnternnzionalc di Ricerehe sulrAnarchismo m'nssorbiva lroppo. Avevo lcllo, a suo tempo, in VolontiJ l'arlicolo - rapporto sul conliere del SCI nell'URSS. Volrvo cong-rntularmi con V. C. per l"intcrrssc 1111sci1a10 in tutti noi. Abbia• mo apprcuato 01oho la narrazione di quel– le CApcricm:c, le deduzioni, nonchè lo siile vivo, moderno, non privo di liri!mo. Su uno sola cosa non eravanio d'accordo e cioè sull'implicito disinteresse secondo V. G., degli 1111archici per il SCI. Ciò vo rt:t· 1ifìca10, Porccchi anarchici italiani hanno ul loro attivo vari mesi, se non unni di • work comps •· Claudio C., ad esempio, che conoscete senz'altro, da mc inviato (tramite C11pitini), al SCI in Calabria: Federico Ernuvino (che lavora attualmente a Borgo di Dio eou Uanilo), che dal 1>rimo cam1>eggio inlcrna• zionale anarchico di Ce<iina, uon ÌI fatto quasi allro che cantieri. Il sollo&eriuo è rimasto a Doni.si e Siderno circa Ire mesi con il SCJ ( all'epoca dell'alluvione). Molti 11ltri 11isono occupati 01tiv11mente del SCI, unche se 11011 hanno partecipulo o camtieri. Nicola Rodinò di GioioH Ionica, il gruppo anarchico <li Siderno Marina, Pia Miselari tli Roma, compagni di Carrari e ,li Sanlegna, che hanno aiutato con sotto– &erizioni e indumenti all'epoca in cui ( au– tunno '53) cì si oceupan degli sfollati dal– le zone allagale, in seguito ad un appello loncia10 altravcf!lo le colonne di Umanità Nova. Non f)&rliamo degli stranieri: molti.uimi unarchici francesi, inglesi e svedesi fanno 1rnrlc del SCI. Jn alcuni cantieri ci siamo persino trovati in maggioranza, io certi mo• menli. Certo non ho più molto tempo da dedicare ai <:autieri (ho famiglia e proble- 534 mi impcllrnti ...) e qui ho partecipato sol– tanto ari alcuni, MjpHliz:r.Htidalla sezione svizzera, di seco11dMri11 imporl1tuza. Tultavia ho potuto Riulnrr il SCT (che mi sta sinccnmcntc a ruorc e ,1cnio il quale bisogn<'rchhr, romc srri!ISC V. C., in– canalare mohì giovnni e - ora - pallSive forze anan!hirhc) ron arlicoli e 1raduzioni (un opu5eolo 1111 Ccrc.11ole pubblicato dai quacqueri; il libro di IIClène Monastier Pai.x, Pelle et Piocl1e, tuttora inedito), con– ferenze (qui e in Francia); nonchè rappre• senlan<lulo recentemente all'ONU per la conferenza delle orgnniunzioni governative suite discriminazioni rnuiali, religiose e politiche. Mi sono un pò 1roppo tlilungato sullo argomento. Se l'ho Inno è perchè V. C. non si senta troppo solo in lale ambiente. Ginevra, 24 foglia 1959. Pn.-rao F. Ringra:iamo P. F. per le ill/orma:::.ioni dateci e ne siamo ueramenle lieti. Una più ottiva caltoboro:.ionc fra SCI e compagni crediamo sia utile ad ambedue i movimenti, Sappiamo che il SCI accoglie persone, gio– vani e an:innc, di tillie le idee politiche, $ociali e reiigioJc, che abbiano voglia di lavorare. Che gli anarchici iri esso (e i cat– tolici, i proh!Jtanti, i rodico/i o i liberali, ecc.) Jiano pachi o tanti, non 110 grande imporlan!la. Ciò che conta e il modo della fffirlecipa:iane, la qualittl. libera e aperto, vuota di pregiudi:i, della collaborazione. Le eolite obiezioni all'anarchismo Mi rapita 8J)Cll!IO di dover sostenere delle discussiflni su l'nnar.-hia, o meglio sul• la realizza1.iflnr pnttica cli essa. Nella mili località su duemilu 11Lit11u1inon vi sono che cinque anurt'hic•i e oi:;nuno sente lo

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