Volontà - anno XII - n.9 - settembre1959

ex-colonie - tanto nel Nord Africa quanto ncll' Africa Nera - contro i suoi « alleati ». La pretesa di un posto di grande potenza corrisponde, dunque, alla paura di vedere l'evoluzione generale del mondo toglierle le province del suo ex-impero. Esigendo dagli Stati Uniti che non intervengano nè nella Africa Nera, nè in Algeria, il governo degollista combatte non l'imperiali– smo nord-americano, ma le tendenze liberali che la presenza americana introdurrebbe in seno alle popolazioni in via d'emancipazione o in lotta per la loro libertà. L'and-europeismo c l'anti-americanismo che fioriscono nella stampa e nella propaganda di tutte le correnti francesi dell'opinione pubblica - dall'estrema destra fino ai comunisti - non sono in r.ealtà che l'espres– sione - o lo sfruttamento - dei riflessi nazional,isti e imperialisti fran– cesi e non delle reazioni anti-imperialiste. Per quanto si voglia coprir1• con parole diverse queste correnti, non si può cambiare la natura del– le cose. Il giro di propaganda d'André Malrau:x: nell'America latina verteri, sui temi della cultura francese e si compiacerà dei fuochi d'ar1ificio dell(' immagini intellettuali, ma in definitiva serviranno a raccogliere qualche– voto perchè la Fra.ocia non sia messa sotto accusa fl.lle Nazioni Unite, sul problema algerino. Ma, almeno, la politica di grandezza e la definizione dei mezzi per condurre questa politica riscuotono l'entusiasmo d'un ministero omoge– neo? Neppur per sogno. Sia sull'Algeria che sull'Alleanza Atlantica, sullo orientamento da dare agli investimenti, sul ritmo dello sviluppo indu– striale e sulla natura sociale delle riforme da fare, le opinioni sono di– vergenti e contrastanti, tra i vari ministri. In un'atmosfera di trattative segrete e di manovre di clan.'l, gli interessi acquisiti o da acquisire si ur– tano. Per le questioni più inverosimili, ognuno aspetta l'arbitrato del ge– nerale-Presidente, pur moltiplicando le pressioni e i camuffamenti. ]l funzionamento delJa democrazia nel suo aspetto pubblico, stampa, pro• paganda, riunioni pubbliche, maniCestazioni, è cessato. E non perchè sia stato interdetto da misure repressive, ma perchè non vi sono più dei veri democratici, cioè uomini abbastanza coraggiosi da esprimere quello cfie pensano e da esigere ciò che stimano sia giusto. Si arriva, perciò, a queslo paradosso: coloro che attendono da De Gaulle una presa di posizione li– berale sull'affare algerino, non fanno niente perchè quest'eventualità sia appoggiata da una campagna pubblica. Solo gli uomini dell'armata, il cui potere è indiscutibile ed è sempre meno discusso in Algeria, si pronun– ciano e si esprimono. Ed il potere supremo, in questo caso il Presidente della Repubb]ica, naviga tra le nuvole della grande po1itica, mentre la politica di tutti i giorni, la sola sostanza della « grande », è fatta da intc• ressi e gruppi che non sono con1rollati nè dall'opinione pubblica, nè da nessun organismo popolare. Certo, niente è ancora deciso. Ma non è dal significato delle decisioni prese da un governo, qualunque sia il regime costituzionale a cui si ri- 521

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