Volontà - anno XII - n.9 - settembre1959

derata come rallo diretto ad abbattere g]i ostacoli che impediscono lo svi~ luppo delle realizzazioni spontanee di base, che noi possiamo proporre, nei casi favorevoli organizzare, mai imporre. Orbenf': In principale obicl,ione, lunlo più pericolosa quanto più sol~ tintesa. conlro la ,1uale dobbiamo lollare in c1uest 1 opera di educazione, è la •·OnvinzionP delle po!>sihilità creatrici della forza matcrinlc, vale a dir(' d«:lla violenza. Semhrerebbe che qualsiasi programma potesse applicarsi dispo– nendo di una suHicicnte autorità, tanlo più assoluta quanto più nuovo cd eslraneo aJfambiente il programma. Di <tui i voli ai partiti legalitari che si traducono in ullima analisi nella facolti1 concessa ai loro capi di impiegare Je forze poliziesche contro gli oppositori; di <1uiJ'np1>oggio popolare u chi promette, mediante una rivoluzione, una trasformazione piìi rapida a bene– ficio del maggior numero; di qui anche, <1uantunquc senza una chiara co– scienza, la concezione c11tastrofica (vale a dire di una distruzione totale che renda possibile una ricostruzione tolale) che molti anarchici conservano della ri,oluzio1w, concezione anti-storica, che deriva - ripeto - dal misti– cismo romanlico ed anche dal razionali.-,mo assoluto (fuori del tempo) dei gi1u:obini francesi ciel secolo XVIH. Questa Cede ncJla hmzionè creatrice della potenza maleriale è dirficile tla distruggere con llna propaganda genericamente libertaria che non facciEt ahro che ripetere i principii. Siamo giunti al momento più fecondo, pit'.l difficile e più pericoloso della ooslrn traiettoria storic11 f'nme movimento:; la nostra funzione puì1 ~s.sere si quella di partecipare, in quei paesi in cui cc uc siano le po.s.sibili1à, a movimenti ri,,oluzionari, ma. in nessun luogo - eccettuata torsi• In Spagna - con (unzione orienlatricc, per lo meno uf principio, giacchè siamo pochi; la nostra è de~linuln nd essere una fonzione di viµ;ilanza, di sncrificio c. se è neces~.irio, cli opposizione, a patto ,•l1e sin opposizione crea1ricc in difesa delln liherlà non solo d'espressione 1 ma an– che ili sperimentazione costruttiva. per llttii. Ma questo lavoro di prepara– zione rivoluzionaria. ,,uantunquc 1wrmancn1e, è molto distante clall'csserc. per noi, nella maggior parte dei paesi, il piìi importante. Noi abbiamo un grande privilegio rispetto ai partili e, nello stesso tempo, ,rn dovere irio di difficoltà: il privilegio è quello di poter dire sern• pre, senza consi,leruzioni di opportunità, ciò che consideriamo vero, pcr– chè non cerchiamo niente per noi stessi e pertanto non abbiamo nulla da perdere; il ,love re è quello di conoscere bene <(UCstomondo ingiusto che– intendiamo modificare in senso positivo, quello di giungere a sentire la radice slorica di <1uan10 J"uomo crea senza coazione. per essere capaci di aiutare a nascere - senza andare contro la storia, che è libertà - il mon– tlo di domani. E <1uesla nascita avviene tutti i giorni, ogni volta che due uomini si aiutano senza sfruttamento, ogni volta che qualcuno com?ic il proprio dovere senza ,•igilanza. ogni voha che un individuo riconosce come IHOf)ria la prn~perità della comunità della quale fa pnrte e questa comunità 488

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