Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

legami con l'cstcnio e persino di una Ra• dio E.sp( l1ia indipemlente ( ?) a Praga. Si ,a che unn vohn messo in molo « l'apparato comunistn » esso funziona come una nrnc• china cieca e 1liven1n il por1avoce di tulte le opposizioni. E ciò serve a meraviglia Franco il quale ~ co111ento di J>Otcrcdare quesrn tinta t:onu111is1.a tutto quello che accade contro il suo regime, J>er giustifi– care In sua m1u10 di ferro sul suo popolo. L. M. conclude il suo i11tcressan1c studio riaffermando la sua fiducia nelle possibi– lità d'a1.ionc delle centrali sindacali; es))ri– mendo In convin1.ione che la C.N.T. è la sola cc111ralc che offre la g:iranzia della ricos1n1zionc della Spagna folla dai e pcl' i lavoratori SJ)flgnoli; che nonoslrlnte le sue divisioni all'estero cd il suo indebolimen10 all'in1crno, 1mò ancora offrire soluzioni concrcle ai tanti problemi che si pongono con estrema urgenza nel paese. Però, per arrivare ad essere nuovamente uno strumento efficace di azione, così co• me lo fu pcr il passato, de,·e ricostruire i quadri dei militanti, ristabilire i conmui con l'interno della Spagna, profiuare cli tutte le forze che in Spagna operano contro il regime, aprire delle 11rospettive e tro,•are soluzioni efficienti 11cr superare le difficol– tà economiche e sociali deUa Spagna Tut• to questo richiede studio, lavoro, cono– scenza dei problemi di lune le categorie, àelle varie regioni, delle varie provincie, conoscenza elci 1>roblemi agricoli delle ter– re piì, :'lrretrnte, studio dell'irrigazione, della rifonno agrario, del risanamento dei servizi 1111bbliei,delle industrie ecc. ecc.. Benchè L. ,M. meun le sue speranze so– pralutlo nelle forze sindacali, il quadro che dà delle forze s11agnole è chiaro e non si può faro a meno cli trovare quanto mai op– portuni i suoi suggerimenti e la sua insi– stenza nel ricordare che l'emigrazione non ha importanza che in rapporto ai problemi della Spagna, e che quesli non potranno es.sere risolti che in Spagna. E noi che sitt• mo stati tcstiwoni dell'e111igrnzione nntifo– sc::ista italiana, sappiamo ((trnnlo questa 11!• tima afTennazione sia ,·era. Gaetano Salvemini Ogni pubbliea1.io11e in omaggio o Gaetano Salvemini, scom1rnn10 nel settembre 1957, ci è infinitamente cara 11erchè contribuisce a mantenere viva la figura di un uomo che fu macs1ro di vita e uno s1Udioso e 1111 lot• tatore impareggiabile. Perciò abbiamo im– mensamente gradito il fascicolo s11eciale di {,'o,11rocorrer1te 1 che, sotto una bella veste 1i11ogrnficn,raccoglie scritti apparsi in l1alia ed in America al momento della scompar• sa di Gaetano Sah•emini. E queste testimo• ninnze, scritte sotto il 1mngolo del dolore, sono vi\'C e palpitanti. Aldino Felicani, il direttore di Contro– corrente, ha raccolto scritti di E. Rossi, Ferruccio Parri, E. Tagliacozzo, Ignazio Silonc, Zanotti Bianco, Amumdo Borghi, Ciovannn Btirneri, Aldo Garosci, Emilio Lusso, B. Pineberle e Massimo Snlvadore. Tutti insieme tralleggiano la figura di Sal– \'Cmini come Uomo, studioso, storico, poli– cico, meridionalis1a, scriuore. Cli omaggi qui raccolti sono di collaboratori di G. Sal\'Clllini, di amici molto vicini al grande Scomparso che avc\•ano avuto modo di ap- 1>rczzrire e di sentire il fascino e il bene che vcni,•ano da « ques10 eccezionale su– sci1n1ore di energie morali, 110litiche, in– telleuuali ». Sono, quindi, testimonianze preziose che Jtossono contribuire a mantenere viva la ricca personalità di Salvemini e ad im•o, gliarc le generazioni che non l'hanno cono• sciu10, a,! accostarsi ai suoi scritti e al suo J)ensiero. 1 Fa!Cieolo !peeinle della ri,•ista Contro• am·c,ue, 157 Milk S1reet, Boston, 9, ?i,foss. 475

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