Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

Monte Pelato (28 agosto 1936), do, ,•e trovarono la morte gli anarchici italiani Michele Centrone e Fausto Fallaschi, il comandante repubblica– no Mario Angeloni, e fu Cerilo Carlo Rossclli, la direzioue deJla colonna passò al compagno Giuseppe Bifol– chi che la mantenne lino alla fine. Però fu necessario l'aiuto della co– lonna internazionale Durruti, che si lrovava da <rue11c parti, per ripren– dere posizioni che erano state 1>er– dutc dalle formazioni marxiste. Fino dalJ'inizio della guerra queste ulti– me avevano cla10 piova di cattiva volontà. Del resto anche i pochi co– munisti che erano con noi ben pre– sto tronrono molivi di disaccordo. E' stato bene insistere, negli scrit– ti (>recedenti, che nel mese di mag– gio 1937 11011 ci fu nessuna provo_ca– zione da parte degli anarchici, nè del P.O.U.l\1. Fu un attacco preme– ditato lungamente dal governo, no• nostante la presenza in esso di qual• tro ministri anarchici. TI governo, già da mollo tem1>0, era legalo alla politica di Mosca. Occorrevano delle armi e solo la Russia poteva fornirle. Ma esse ve• nivano dis1ribui1e alle formazioni comuniste mentre venivano negate alla Catalogna. Nel governo era maturata l'idea di disarmare con la forza i fortilizi della F.A.I. e della C.N.T. Già da un po' di tempo ave,•a incominciato • concentrare in Barcellona molte guardie d'assalto che si aecaserma– \'8DO vicino. di Cronte e a fianco del– la sede dei· sindacati, e contingenti dell'esercito in gestazione. Le mili– zie del froute che indovinavano gli scopi del governo, avrebbero voluto intervenire per arrestare quelle ma• novre e disarmare i soldati sospetti, ma i responsabili della C.N.T. face– vano sapere da llarcellona che era– no soldati di transito, che sarebbero anelati al fronte. Ma i compagni intui,•ano invece il gioco e stavano in guardia. Con– temporaneamente la colonna comu– nista di Lister distruggeva le collet– tivi1i1 agrarie nell'Aragonese. Quando le forze cosidette deJl'or• dine credeltero giunto il momento pili favorevole, dettero fuoco alla miccia, e il Commissario Rodriguez Salas ne b1 l'esecutore. Il lunedì 2 maggio, verso le due del pomerig– gio, ci fu l'attacco alla centrale tele– fonica in piazza Catalogna. Per caso mi trovai a pochi passi da quella 1)iazza quando partirono i primi colpi di fucile. La eera di quel giorno ogni mili– lanle corse al proprio sindacato o alla propria sezione per prendere il suo posto di lotta per di(endersi, ma poco si poteva (are. La polizia venuta dal di Cuori era installata O\'unque e lo slcsso palazzo della no– stra sede era son•egliato dalla poli– zia. E ci accorgemmo che eravamo circondati ovunque dàlla polizia. Questo accadeva nel centro di Bar– eclloua perchè alla periferia della cittìi la situazione era eompletamcn– te nelle mani della C.N.T. e F.A.I. e regnava lo stesso spirito e lo stesso coraggio del 19 luglio. Ma nel frat– tempo, da1la radio di Barcellona, Garcia Oliver ci faceva pervenire i suoi rei1erati inviti alla calma, a non sparare su11a polizia che era composta di buoni compagni, a non spezzare l'unità delle forze antifa– sciste ....• Ma Garcia Oliver da un po' amo- 461

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