Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

Srnto, della Chiesa, delle Leggi, ciel- c-oncezioni, isLiluzioni caduche, sie- la Morale. rili o malefiche. F. Fcrrer ha anche il merito di a, 1 cr capito che nell'educazione è ne– cessario rispetlare la personalilà del- 11cducando e che questi ha dil'iuo alla liberrà di scelta e, perciò, non dl've lrovare nel suo svilup1>0, li- 111i1a;,.io11i ed autorità. Pensiamo che si onora e si comme– mnra degnamente F. Ferrer, oceu– pando:-i seriamente del problema f>dll(·ativo, combauendo il confessio– nalh,mo, la stupidità e superficialiti"1 della ~cuoia italiana, co1Hrapponen– do ad e~sa tulli gli esperimenti di i-l'uolc IH'ogressiste che gii1 esislono in nitri paesi pil, civili del nostro, fa(·endo nostri, o elaboràndoli, le 1eoric cd i metodi degli educntori moderni (da Neill a Krisnamurti, a FrPinet a Lamberto Borghi, ccc.) che, con mente aperta e rifiutando ~li schemi 1radizionali dell'edtH'tt· zionc, mellono come condizione es– :-enziale allo sviluppo della persona– lità del bambino, la libertà. Saremmo, invece, in errore !Se pcnsar-!-imoche si potrebbe immette– re nella società di oggi la Scuola Mo– drrnn, così come l'aveva sperimen– tala Francisco Ferrer. La vita, cioè le idee e le teorie e,•olvono continua• mente, anche le più belle e le pila geniali. Ed è solo seguendo questo proce..~o evolutivo che r-i può con- 1ribuirc II migliorare e a rinnovar(' G. BERNERI P. S. - Sul pensiero politico e so– ciale di F. Ferrer, lasciamo la parola alla figlia del martire, Sol Ferrer, che per essere in possesso cli molti docume111i inecli1i, ne ha una cono– scenza pili esatla e pili profonda. Lo scrifto che segue è stralciato dalla tesi che Sol Ferrer ha presen– tato recentemente alla Sorbonnc. Dopo cinquant'anni, Sol Ferrer hn fatto nuovamente udire nellu grande Università purigiuu, l'allar– me np1>assionn10 che percorse il mondo di alloru e che conserva tut– lu la sua attualità dnto che, proprio ojtgi, sono io pericolo le libertà di insegnamento, di coscienza e di pcn– :-icro. Quest'anno cli onoranze a Franci– r-<·oFcrrer in tutto il mondo, non dc,,e concluclersi in una serie di ce– rimonie e di riti esteriori, ma in un impegno scrio di raccogliere il mer-sa~gio ch'Egli ci ha lnscinto, da forlo nostro e di lottare 1>erchè di– venti uua rcalti'1. Se F. Ferrer ha da– lo la sua vita per le sue idee, sa– r<'mmo noi degni cli onorurlo, se non ci i"C'ntii'-simoca1>aci di affrontare i. risc·hi e i sacrifici che la lotta per la libertà impone? 403

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