Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959

Due Sicilie, ma sette anni dopo la legge fu revocata. Nel li65, con il papa Clemente Xll1, ha luogo l'espulsione dei ge• suiti dn tutti i territori meridionali. Al papa Pio VI doveva toccare di vedere la fine del tributo di ottorni– ln ducati che il re di Napoli versava annualmenle al papa come nito so– vrano del regno. Sotto la spinta del Tnuucci, che aveva significntamcntc nccorda1n una pensione al figlio di ecclesias1ici, Ferdinando I rifiutò Ginnnoue e ridotti diversi privilegi (1782) il vassallaggio con una ferma nota indirizzata al pontefice. Ciò non impedì il Vaticano di so– stenerc, dalla scossa rivoluzionaria francese in poi, i Borboni di Na– poli nelle loro peggiori reazioni, fi. no al 1860. Ed anche oltre poichè Pio IX, sotto il quale cadeva defini– tivamente il potere temporale, fu ceruuuente un sostenitore del bri– gantaggio politico che infuriò nel Mezzogiorno dal 1860 al 1865 (alla cui base c'erano, beninteso, anche dei gravi problerui economico-so– ciali). Quanto a Benevento, l'antico .fen– do piqrnle in pieno terrilorio napo• lciauo (non vale la pena di pnrlure cli Pontecorvo, a cavallo Ira la Cio- 8181,IOCRAFIA ciada e la Terra di Lavoro), il cui statuto ecclesiastico cessò pure nel 1860, è oggi la provincia che Iomi:. sce la pii1 alta percentuale di giova– ni che si arruolano nelle forze di 1>olizia. Il braccio secolare della Chiesa ha, qui piì1 che altrove, ben compromesse e sterilite le fonti di un vivere civile ed operoso. Cento anni sono passati, ed attual– mente, dopo secoli di dolorosi inse• gnamenli, ci vediamo di nuovo ob– bligati a fronteggiare l'ofTe.usiva cle– ricale nel campo politico, che è CO• me dire, al giorno d"oggi piit che mai, economico e sociale. Dalla pre– sa di Roma ad oggi lo spirito laico lrn perso mollo del suo vigore, im– bendo anche le dure prove della col– lusione clerico-fascista del venten• uio nero, e l'iudipcmlcnzu del pen– siero è rimessa in questione. Agli amanti della giustizia e della libertà, senza aggettivi di sorta. di vigilare e di lottare perehè l'Italia non diventi, nel XX.mo secolo, uno Stato Pontificio allargato. La storia del Mezzogiorno è suf– ficiente per trasmetterci un severo monito. Cl.AUDIO C.4.l",TINI Vo:;- PASTOR. Storia dei papi. Roma, 1910-19-lJ. CASULU.. //istoire dPs popes. Zurigo, 194•1-1945. LAc11AT1tE. 1/istoire dei papes. Parigi, senza data. Do11F,L1.1. / papi da S. Pietro a Pio IX. Ro111a, 1889-1890. IIArWMto. 1/ìstoire des papes. Pnrii;:i, 1929. 0-0Pl.l,ll\'CHR. la popauté, 10,1 ori!jine 011 moyen ffge el son clé11eloppeme,1tjusqu'en 1870. Porigi, 19M. CMOCE. Storùi riel regno di Napoli, Dari, 1925. C1ANNONE. Istoria ciuile ciel regno di Napoli. Cincna, 1753. SeAOUTO. Stato e Cliieso nelle Due Sicilie dai Normanni ai giorni nostri. Palermo. 1887. Pu:!UNTONI. Il briganta&gio borbonica-papale. Roma, 1900. 370

RkJQdWJsaXNoZXIy