Volontà - anno XII - n.4 - aprile 1959

tauo di liquidare l'idea socialista. Ncll 1 Euro1ut democratica il tcnlati,·o ha già alle sue spalle una storia ca– tastrofica che si chiama fascismo e nazisn10. Cu!ita fu infatti il fascismo nella sua essenza se non il processo all'89 e a quelle idee che ostacola– vano l'attuarsi di metodi autoritari di cui il ca1>italismo senti,•a urgen– te bisogno? E cosa hi il nazismo se non il tentati,,o d'instaurare sull~ ro,•inl' di quelle idee 110 nuovo asso• lutismo riSJJOndeute alle esigenze dei dominatori moderni? E' una storia sepolta nelrinfamia. ma il bisogno di usolutis,;1110 è rinH1SIO in <ruesta vecchia Europa dove ritornano oggi. come gli spettri che visitarono il vecchio Faust morente. le forze più oscure dellH s;;loria. Esse si chiama– no germane~imo. gc-~11i1ismo.colo– nialismo. Dietro la facciata demo– cratica sono queste le forze che 1>rc• valgono nell'attuale europeismo c fanno sempre più impallidire le 1>0• che libertà superstiti. in attesa di sostituire aHe formalità democrnti– che sistemi autoritari piì1 con(acen– ti ad un capitalismo e ad un mili– tarismo in crescendo. Dall'altrn par• te del fronte imperialista, negli lati pianificati. l'in"oluzionc politica non è ancora arri\'ala a11a maturiti1 cu– ropea1 in t(tutnlo non si sono ancora affermate nuo\'e espressioni ideolo– giche alte a sostiluire radicalmcnlc la coscic,1:,a socialista. come in Eu– Topa si lenta di sostituire radical– ml'nl(' In ,-o~cieuza drrnocrutica. In quella parte cli mondo, il llrocesso elle sue origini socialislc è ancora ai primi atli c s'è limitalo a r111cgli 8Visamcnli ideali che la nuova re11l- 1ft im1>one. TI !tocialismo. nella nuo,•11 cdizio- 198 uc riveduta e corretta dai padroni orientali. non è piì1 fo società sen– za cla:,si, ma lu società statalizzata, lo Stato padrone. La lotta di classe diventa allora lolla tra Stati socia– listi e capitalisti, il mordente rivolu• zionario diventa disciplina e capora– lismo politico, ecc. Ma In volontà reazionaria di tutli i padroni del mondo sarebbe certamente andata pili lontano se l'in<1uietudine e la re– sistenza dei popoli non li iodnccs• se a piii miti consigli. Nessuna volon• tà dispotica può trovare oggi le mol– titudini umane rassegnate e fotnliste <'om'erano prim11 d1e le grnndi lìam. mate rivoluzionarie le ridestassero. E giacchè i popoli non si !'a1-segnano pii1 al ba!-lone del comando, l'unico modo per amm(111sil'li i• l'illusione e l'inganno. L'illusione l'h(' ogE!i"i"o• no i popoli e quella di potersi <·on– qnii::tare la dignità 1111rnna st·ei:,::lien– do tra l'una e l'altra cn~erma impe– rialista. Sul fronte dell'imperialismo am:he gli animi son divisi. ma la co1.11rnddizio11ereale <h·I mondo ri• maue quellu 1r11 i vulol'i dd domi– uio e della solidarietà umnnn. Biso– gna impedire che il prol'csso involu– tivo di lulle le classi dirigenti vada n (·ompimf•nto, rncendo retro,·edere gli uomini ad uno stato c1i so~j?czio– ne che da secoli si ritiene superalo. Prendere (•oscienzn di que1Ho vero l'Ontrnsto siguilìco S('hiernl"8i sul rron1e della liberazione sociale c di– ~ertare quello della ~u('rrn imperia– listu che ha trasformato il mondo in una poh•eriern atomi<'a e ha fat– to della terra In bomba del siste111a fò!Olnrc.Smontiamo ln bombn e ri(·On• duciamo alln ra~innc qucii.to ,•ec<·hio pianeta folle. At.BF.RTOMono"'

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