Volontà - anno XII - n.4 - aprile 1959

dc,•c sapere 1111clloche fo, quando l11sci11 clic il figlio vad11 sold11to. Essi pcrmcllouo che egli sin educalo a divcnturc un criminale ». Si può, in coscienza, dnrgli torto? Poichè :.unnrnzzare è S('mprc am• mazza re, cd è pii, gnn e, come colpa individuale, <1uundo chi m·cidc lo fa per ubbidire ad ordini altrui: poichè egli è, oltre che un assassino, un ir• rr-spo11-.:ubilc-. F, ~i ,·eda - <·omc prova <li risveglio della cosci<'nzu dl'I mai;. simo {(1unntitativamcnt<·) uS-sassino dei nos1ri giol'ni: Claudio Cnr1herly, lo sgancintore della bomba su Hiroscima. Che ha finito per comprendere n fondo, a distanza di lrf'dit·i ;umi. la mo:.:truositi, e la follia del gesto compiuto; cd è diventalo mallo. Ma i 1?-uoi non avra1u10 preocenrnu;ioni; lo me1tcranno di certo in un oi-p<'dal<' psi• c·hiatrito mililal'<', e la rella ~ari't a carico dello Stai.o. Tristezza di chiamarsi Maiale Il 23 nuu-.1.0 Gaetano .Maiale, cli v<·nticlue anni, ha un:iso du4: rni1clli e il 1n,dn.: della rngazzu d1c amava, per vcmlicnrsi di un insulto: il :.:uot.:ero 11011 l':wcva voluto come genero, a causa del suo t·oguomc. t·omunissimo, del resto. nelln zona. Poi si è ucciso. Son ~i lratta di un comune delitto « 1>m,sionalc», come suole ,·s1>ri– mersi la cronaca dei quo1idiani e tlei sctlimanali; 11111 di nna sua nuovu SOi• 10:-pccic, che potremmo chiamare (t burocratica ». Jn Jrnlin - u difTcrcnzn, ad esempio, dai fortunali paesi .11ordi1·i,dove ine-icmc ulla monnrchin hanno tanta libcrtì1 da far paurn persiuo ai no• stri radicali - perchè una persona possa cambiare il cognome occorre tanta cartn bollata, tauto te1upo, tanta rnbbia, laute pro,•e e tanti l("slimoni da s("oraggiare <1nalunque uomo uorurnle. Di qui la ragione dei molti Squar• ciafic11, Porcu, Vacca e Culatelli: che uou darebbero fastidio in un am• b_ic~ite pili cdncato, mu sono sangui.no ~i uclla arrelrnla situ:1zio11c iu n1i \'l\'lalJIO, Qu:11110 :illa 1>artc passionale, il discorso è lungo; qui liusla rit·onlare la mf'ntalitì1 medioevule che regge il costume sessuale del nostro paese - ,·on i tabii, le ipocrisie·, i veli, il misticismo religioso r 111 paludatu vcp1tegiu– ridica che ~i sovrappone quasi ad ogni rapporto - la quale J)l'cnde i bam– bini dall'ini,do della denmhulazione e uccmnpagnn lr !-alme al c·imitero. Col risultulo ehe tre quarti dei <leli1ti quotidianamente compiuti di– sc,•11(10110 du motivi sessuali o meramente sentimentali. Ma il passaggio da qm~sfo ronsta1azio11e paurosamente evidente, al riconoscimento che leggi disposizioni e costumi in questa materia vanno cambiati urg:entemente e il l< s<•ssu liberalo », 1>ochi lo fonno. Per inerzia, ussucfozione, st·oraggiamen• 10 (lopo i primi tentai ivi personali e non; timore della- disar,1n·o,•nzione pubblic11 e delle autori1i1 di diritlo e di fotto (che sono le peggiori, in sede locale), l11iche e religiose. Anche per tornaconto individuale, ma pro• babilmente <1uesta ragione è l'ultima a valere. F. ARAGIA 210

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