Volontà - anno XII - n.3 - marzo1959

gli a11coltatori e que5ti suoi di11cot'lli-con– ,·er.sasioni .50110 s1ati raccolti .i.n una \'CD· 1im11di ,,olumi. (Anche i saggi raccolti nel libro di cui stiamo parlando sono discon,i attorno al teina dell'educazione e della ,i1a). In un mondo in cui tullo viene cntnloga- 10. e1iche11ato, K. 11011 poteva non essere consider:110 dn mohi come un nuovo mcs• si11, l'mmu11ci111ore cli una nuo,•11 ideolo– gia, di un nuo,·o credo. Nel 1929 1111ando egli i!i R<'COrtle di correre questo 11ericolo, !H'iolQe I' organi7.7.azione. Ira cui erano molli 1eo11ifiche egli aveva freq11enta1n d:11 git1,•ane, che si era formato 11Uonio alla sua pen1011a. 1>erchè ogni idea, anche la migliore. perde ogni efficacia e valore 11e è fona ,erho o racch!u,;a in un 11is1c111a. I.a ,•cri1:ì. egli afferma spesso, non e (lua1- <'heco~11su cui si Jlossa fabbricare un si– ;;.1cmn 1; che si 110ssa ammanire bell'e )lrC• 1rnrnta. No. ognuno la deve sco11rire ilA11è, nur:l\'el'ilo In conoscenza di se stesso e la SUA11ro11riaCl!!lCricnza. E sono q11e11edue idc,- cardini f'hc permeano tutta liii su11eon• <'ezione ecluc111iva.Ed è come vedremo uoa concczione ,·eramente ri,•oluzio11aria. Oggi per educazit1ne, dice K., si intende ,wquiJjizionr- ,li cono!!Cen1 :e.ti migliore ccl11- ,,.111re t' ritcrmlo colui che H rimpinzi re 11il1 che 1mò il cervello dei ragazzi e 1i 11rri,·a co;;Ì atl'assurtlo che 1t l'1iomo clic sa ~cÙI• ''"'·11 falomo. 11011 lw amori' nel ,WO CUO· N', tfi1H'lllll 1111 moMro ,1. Si trAscnra quello f'he è cs11e11ziale:le vitali f!UCillioni mnnne. Si dichiora ili ,•olere ragKiuugere 1111 1la10 ~cr.1w ,. ;;i 011era in direzione co111raria al tì11edichiaratll: si dice di volere la pace e 11111:t la nostra ci,,iJizzazione è H ba.sala sulla violerl::fl. fu la cort~ olla mortc ». Si dic-f' ili amarr i bambini e non i!Ì fa nulla 11cr e,•iuirgli i conflitti interiori e gli an• to,:(mismi esteriori e non si è cap11<'idi !IOl!rnrli alla dil!truzione delle guerre. E qui'!• JjtOacod,· perchè nell'eduea1:ione ili oggi n– i,:nuno 11roietta IICE-ICMO: le sue amhi1,ioni; il 1110bi1ngno fii sicurezza e di imcecuo, -0he c:re11nt1 il rooformi~mn r la paurA. L'eduf'nzione di oggi poggia su rigidi prin– ci1li. ~11 fnl!i vnlori, come il palriottismo, la religione, ed è inquinala da ,·cleni come l'odio di ra1Jza. 1a coscienza di cl3Sse. 186 Non vi può es::;ere educazione là dove (ed è t1,•unque) le istituzioni poggiano su prin– cipi errali ed in cui lo Stato e la Chiesa s·arrogano il dirillo di dettarne l"oricnta• mento e le norme. L'uno e l'altra non fanuo che condiziontire gli individui, ren– derli ubbidien1i e JjQllomessi per 1mterse• ne servire per i loro fini, E l'uomo de,'c servire se s1esso cd i suoi simili e 11011 le islituzioni cd il 11otere. « Lo Stato sovrano ,w,i vuole che i s1wi cittadini siono liberi, penJÙlo in modo m1lonomo, e li controlla" e li wndì:::iona attrnr;er,o lu 1,ropn811111la, le in– terprela:::ionì ltoriche di&torte e co&Ì via. E' per 1111e&lo e/te fedm:o:::iot1e dii:enta &emprc piÌI. un me::::::o ili i,1&eiru1reco1111 pen,ore on– :::ichè come pe11sare. Se dorruimo pensare in modo indipe11dc11te sul 001110 del sis~ma politico prev<1lc11te, 11oi riusciremmo peri– rolosi 11er il sislem<1 st-cs.•o. lstit11::io11i ve– r11mcr1tc libeN' potrebbero /JrOdurre dei po• cifisti o dello J{Cnte chr 11mm1 ili modo confrnrio ngli interessi ,lei regime esillen• te"· Ed egli arriva n fare questa i1101esi: :111- rhe se i go,•erni, i po1en1i della fioanza e tlel mondo ecelesinstico. 110110 a,•er ,,isto il fallimento dei loro 11istemi mctte....cseroessi !IIC!si fine ai e.0111li11i nlemi dell'uomo e agli antagonismi dc] momlo, non 1>erque• 510 gli uomini ;ii sentirebbero liheri cd in 1>acecon loro s1essi. La liberaiione dai connini e dagli antagonismi è una con– (IUista che ognuno de,,c fare 11er 11roprio conio perchè- « la sola t1:im1e retta e mo– ro!c ... è quella volon1arin ». Educazione è. dunque, i11111rnzitutto lo !forzo di lihernrsi dalle rèmore che ognuno 11011a1len1ro ,li !è e 11er liberarsene de,·e imparare a conoscersi. Conoscendosi sto• prirà che, al di sollo di 1ante !ICOriee de– formazioni dello spirito. egli è simile a lntti gli altri uomini. a qualunque terra o razza ap11ar1cngnno. Scoprirù l'umanità ccl imparerà nd am:are gli uomini. Pcrchè a base dell'educazione de"e es– serl'i l'amore e nessunfl nhro fine. (nè po– licico. nè religioso nè economico), perchè (fuando si nm:1110 i raguni si nccetlano così come sono, con le lorll lare, i 1oro difetti, e non si è 1enta1i di SO\'rappt1rgli quel ba1Jl• bino ideale che vorremmo eHi fossero. I

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