Volontà - anno XII - n.3 - marzo1959

miti e gli ideali ci im11edisco110di ,,edere la reahil, mentre l'educazione deve operiire nel concreto e nel vi,·o. La massima aurea d1c K, ripete s11csso C che « i meni determinano il fìno, quindi « il prcse,ue 110n Ullmai $acrificato per wi futuro ig11oto » e se si vuole che l'intlivi– duo « maturi, dive11ti libero e fiorisca i11 (JfllOre e bu,it(I » bisoi;na servirsi dell'amo, re e della lib,::riii. .E' erralo pensare che i,i 11ossa conseguire In libcrlii attmverso la disciplina e la rcsislenza. « La libertù 11011 è una mclrl, non è 1111 fi11e da rat;&iimgere. 1"1 lihertil è al pri11cipfo, 110n alla fine. La libertii 11011 potNÌ mai essere trovati, ili r11wlc/1P rv'moto ideale». (E' In ,•ecchia concezione tmard1ii·n: non si raggiunge la liber13 che anraver,;o la libert:1). 111 11111i <111cJ1i s:iggi vi C 1111 co111i11110 ri– chiamo alla coo11erazione dell'uomo eo11 l'uomo d1e na.iCC solo clo,•e non csisM nu1orili'1 (ogni a111-0ritrì e 1111 impcdimc11to): alla ricerca della ,•cri1i'1 (la vcriuì 110n Ila patria, non /111 rredo. 11011 $i trova irr rre,. swi tcm11io. cfiic.,a o moschea); alla ne<:CS· sit:ì di etlucare SI'" srcssi primn di far.si ecl11- ca1orc; alla nccc5si13 1\i sotlrnr-si nd ogni j!:Cncredi au1ori1[1 <' 11O1ere cos1i111i1i (ere(/• rrc il con/ormiu110, l'ubbidien:(I: il. quieti• .tmo e la ptwra): all11 11cccS!itù di possede– re uno s11iri10 di «avventura» che rende creativa l'intelligenza. e 1111 conliuuo 1, sconre1110» f'hC i.: <1 1111 varco ver.so la libcruì ». Sono idee, rome nhhiamo 1let10 rivolu• zionarie. Esse 1e11dono a 1oglierc gli 11e– •111i11i dai sicuri cantucci in cui nmano ri– lugiaJ1i, a togliere ,,alorc alle azioni che non hnnno ahra mc1:i al di fuori del snc• cesso e della sicurezza, a rifiutare i miti. gli ideali Mirarti, ogni genere di autorità e– ,li potere. Ed es..~ sono espre!!C con t:mlo cnlorc e pnsiionc che, anche se ci è accadu• le. di nverlf' già pcn!lal<'.ci pare di scoprirle per In prima ,,olta. A moltissimi potmnno scn1brare inge• 1111co ntopis1iche. Sono coloro che nccel• tano e s'inchinano davanli a quello che è « ris1>et1nbile » (cioè un groviglio di m,·. serfo intima e di con/lilÙ) e non si chiedo– no come m:ii i ,•alori ris11e11abilissimi che linorn sono stnli alla base dcll'cclucazionc 11011 sinno s1n1icapnci di eliminare gli odii, In miseria, le guerre, di dare la sieure12a del ,,i,•cré agli uomini e abbiano degrada– lv 1'1101110 come tm•i forse lo cm staio nella s1ori;1. con l"istituzivnc, nel XX secolo, dei c11mpi di toncenl ra1ucnlo e <lclla tortura. A. Visalbcrghi si rhiede gius1am<'ntc: « se t valori acccw.ii hanno fallito così tot;ihne111c. (!ualc ÌJ>Olccaes.si possono por• re contro i 11t10\'i ,·alori? ». Pcrd1è non buttarli tulli a mare e rico• mineiare da capo cori idee conq1lc1ameote nuo,'c e che. nelle 1>iceole es11erienze che i.i sono gii', folli: e ;Ji stanno faceuilo in tanlc 1iarti tlcl mondo, hanno tla10 i mi• gliori risulrnti? G. B. ISRABLE Numero speciale della rivista Il PONTE. Ln Nuova Trnlia, Fircuzc 1958, pag. 512 L. 3.000 La rivis1;1 li Porti<!. f'he continua ad es– sere ,legm'I di Piero Calamandrei, che ne fn il fondatore e l'nnima. ci h:1 d:110 1111 ;1ltro numero speciale ili ahc valore: /,(Jmcle. che è forse uno dei migliori che, finora, quelln riviSIA ha dedicato ad espe• ri;,nze sociali cli ahri 11acsi. E' uu'opcrn di 512 11aginc C0Ull'ncn1c 51 scritti a cui hanno contribuito ,•nri cittadini isrneliani che sono ;Utualmcnte impegnali nella co• s1ruzio11c di una socict:'• eh; sia <'apnee di garantire un av,·cnirc ad 1111 po1iolo che, nurn,·cNo i secoli. ha suhiro le 11iù s1>icta1e 11er:...ecuzioni cii i pi\l mo~1n1osi massacri. Lo sco110 tli <1uest'o1>Cra è quello <li lart.i conoscere la ci,,ihii a cui un 1iopo1o è arri– \'lllo in circa cfoquant'anni, attrta\'el'SO i costumi. l'arte, la cultura, le esperienze sociali, le s1ni1t11reeconomiche e politichr. Ma vuole e..01Serc anche un omnggio ni 11cimi• liflni di chrei, uomini e donne, vecchi e balll· bini chc,c rro11 abl,iamo 1ap11to o potuto l"I• vare merrlre erano in rnf.':;:;-o a noi.•· (Qu<'I « non .abbiamo saputo J) non è un cli 11iì1. Quando non si stroncano al loro nascere le ma11ilesra11ionidi odio rnzio;ista è ratn1e che arrivi il giorno in cui i rigurgiti di 1:ali 187

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