Volontà - anno XII - n.1 - gennaio 1959

ria,· chiamato dalla gente « l'isola ». Spero che nonostante l'impostazione generale che ha presieduto e presiede aUa costruzione di <1uesti quartieri - <( la politica sociale )) 1 che concenlra tutte le famiglie più povere ai mar– gini della citlà: come in un nuovo ghetto! - il lavoro minuto e diretto, a coutatto con la gente, riesca ancora valido», E' - ci pare - un esempio evidentissimo della dottrina della chiesa, applicata con tanta solerzia dal governo: a tutti un poco di bene ·e di com– fort; collaborazione di classe; corporatismo. Un solo corpo: noi siamo la testa e stiamo in centro, nelle case belle; voi siete i piedi (oh! nccessaris– simi, li ha fatti Dio anche quelli!), ma siccome puzzano li teniamo lontani, in comode calzette, perchè siano eternamente i piedi, e grati, per di più, a noi che li abbiamo salvati dai rigori dell'inverno. Fere omnia milti, unicuique smwi, /avete linguis; come serve il latino! ••• E' un malagodiano e ama tanto la libertà. Lui le assicurazioni sociali non le può soffrire; ognuno faccia come lui, metta via i risparmi e quan– do viene l'avversa fortuna o quando arriva la vecchiaia, li tiri foori e se ne serva, se è stato previdente; senza tante pastoie burocratiche, senza scartoffie, senza tanti bollini. Cosi non versa nemmeno i contributi per le assicurazioni sociali e per la mutua della don1estica; perchè apprenda direttamente, personal– mente, il significato della libertit. Non gli dZ1le 2.500 lire che risparmia e quando si ammala la mancia via, dopo <1ualche giorno. Un pizzico di carità fa sempre bene in regime democristiano . ••• J I commendatore è entrato in libreria e vuol leggere anche lui il libro di Pasternak: « Mi dia <1uel libro che parla male del1a Russia, sa..... quello che costa tremila lire ..... il dottor Zignago ..... »• ••• Da quando è aumentato di prezzo, da settanta a cento lire, l'Espresso è terribilmente peggiorato: più fotografie formato manifesto, così grandi che sulla faccia delle aurici si vedono anche i brufoli più reconditi, lito• li 1>iii grossi e 1>iì1 calcati, tanta pubblicitì1, tanto impen•crsare della Ce– derna, che stava bene dove stava prima. Parliamo di questo settimanale, non di altri, pcrchè è uno dei pochi, in Italia, che si possano ancorn leggerp: che abbiano almeno tre o qua t– iro articoli intelligenti e pensati . .Ma che pochi, nei confronti di tutto lo s1>8zio disponibile! Ci siamo divertiti a misunire, col righello, la super– ficie occupata dalle fotografie e dalla pubblici1:t: essa rappresenta, nel primo numero dell'anno, 1'87% clella superfìcie totale (pili esattamente 1'86,79%, perchè non ci taccino di esagerazione). Resia un 13% circa ai 34

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