Volontà - anno XI - n.10 - ottobre1958

Molu, indovùwt.o lo sviluppo del tema relativo al Pater Noster che aderisce perfettamente alla finalità cui il tempio è destinaUJ. Ilo avuw occasione di most,are il progetto a S. Em. il Cardinale Ca• nal.i che mi onora della sua amicizia il quale lrn manifestato la Sua ammi-. razione per l'opera e specialmen1e per la sua armonizza:.ionc con il Pa• ter Noster. Sua Emine,i::.a mi lw /lltlO sapere che sottoporrii i.I pro15e1t.ollll'atlcll• zione clel Santo Padre. ProL VINCE~ZO MESSINA - lsperrore Superiore del Minùctero del• lei Pubblica Istruzione. Grande e bellll è stara l'iniziativa presa alla fine della passata guerro da ogni 5ingola Nazione belligerante d'innalzare un monumento al Milite Ignoto per glorificare il a.:alore,lei propri figli morti per amore della Patria. Molto più bella e più grande è l'idea d'innalzare nell'alma Roma, Città E1ermt ed Universale, un Sacrario clt'! raccol8a il Milit-0 lgnow di tutte le Nazioni belligeranti, per Co.!Ì affratellare per sempre l'intera umanità. Non sappiamo se il Tempio votivo ravennate arrivò a compimento; ci auguriamo di no. Uguale augurio per il Tempio dc] Pater Noster, 1almente obbrobrioso da sfuggire a ogni definizione. Gli amici di Ravenna e di Roma ci rassicurino. E l'ouorevoJe Togliatti ci spieghi per cruale sor• tilegio uno dei suoi giovani più stimati, ex-direttore dell'Unità di Torino, dott. Lul'inno Barco figuri fra i membri del Comitato Promotore, insieme a Mons. Nicola Giannattasio, ,·escovo di Pessiuonte e a Santi Savarino, ben noto direttore ,lei « Giornale di Italia ». Misteri del Partito Comunista. G. p OLI IL VERO DELITTO In un bosco oei preMi di Milano è stato rin,·eoulo da un cane d1 ucd1 un b1ru– bioo di dieci giorni .sepolto vivo che è deceduto i) giorno dopo al1'os1>ed1le. li fino ha prolond11men1e impreHionato la popolazione che e unanime nell'inveire contro 1a ma• dre ignoui al momento della @coper1adel delitto, che ba potuto compiere si crudele infanticidio. La 1tiagura1a, scoperta qualche giorno dopo, e slata arrestata ed ora do,·ri. rispondere del ruo misfauo: ma nessun giudice penserà che nel fatto funesto vi sono complici più grandi di lei dei quali il primo e 1a s1cun legge ch'essi rappresen– tano, E' l'ipocrisia di questa legge che inibisce la conoscenza di quelle nonne igie– niche che potrebbero e,·itare situazioni tragiche e dare agli uomini e alle donne il con1rollo della propria attività 1essuale invece di esserne tiranneggiati. l\ln forse in falli di questo genere Biamo tulli colpevoli, o almeno v'è un 1010 grande colpevole che tuui ci comprende: la morale cristiana che ognuno di noi più o meno consciamente pratica e che induce una donna a sen1irsi colpevole di essere madre. Che la maternila po8~a considerarsi un peccato e il grande delitto che disonora la nostra civiltà. Da que~ sto errore contro natura nasceranno tempre ratti come quello che abbiamo citato. 552

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